Blog dei redattori de Gli Scritti
Pensieri posatisi nello scorrere del tempo
Indice Cronologico
(01/2018)
- 1/ Don Pirro Scavizzi (1884-1964), “prete romano”. Cappellano militare nelle due guerre mondiali, testimone della tragedia della Shoah, alunno del Capranica, fu a lungo vice-parroco a San Vitale e poi parroco a Sant’Eustachio, di Andrea Lonardo 2/ Ritratti romani, di Andrea Lonardo
- La presentazione “puerocentrica” della creazione in tanti progetti di Iniziazione crstiana e la “sperimentazione” de Le domande grandi dei bambini, di Andrea Lonardo
- La testimonianza di Ignazio Silone al processo di beatificazione di don Luigi Orione. «La sera, nel momento in cui don Orione dovette ripartire, udii che egli incaricava qualcuno di cercarmi, perché voleva salutarmi, ma io mi nascosi. Non volli che egli mi vedesse piangere»
- Restaurata la Salus populi Romani. L’antica icona venerata a Santa Maria Maggiore è legata all’identità stessa della città, di Barbara Jatta
- L’antisemitismo nello sport italiano: una tragica pagina dimenticata. Bene ha fatto Sky Sport, in occasione della Giornata della Memoria, a fare luce sulla discriminazione subita da atleti, allenatori, dirigenti, professionisti e amatori, di Aldo Grasso
- 1/ Eugenio Zolli, storia della Conversione del Rabbino Capo di Roma. Un’intervista di ZENIT ad Alberto Latorre 2/ Il rabbino che studiava Gesù. L'esegesi neotestamentaria di Israel Zolli, di Anna Foa
- L’erotismo mistico nell’Estasi di Santa Teresa d’Avila del Bernini nella straordinaria analisi di Irving Lavin. La grande opera dello scultore realizzata per la Cappella Cornaro letta a partire dall’unità tematica voluta dall’artista nella fedeltà all’esperienza della santa spagnola, di Andrea Lonardo
- 1/ [Il Corano e la Bibbia] Il libro e le sue letture, di Maurice Borrmans 2/ Sguardi cristiani sull’islam. Per una comprensione del disegno salvifico di Dio, di Maurice Borrmans
- «Nel corso degli anni, soprattutto in seguito ai sommovimenti sociali del “Sessantotto”, l’interpretazione di alcuni diritti è andata progressivamente modificandosi, così da includere una molteplicità di “nuovi diritti”, non di rado in contrapposizione tra loro. Si sono affermate nozioni controverse dei diritti umani che contrastano con la cultura di molti Paesi. Vi può essere quindi il rischio – per certi versi paradossale – che, in nome degli stessi diritti umani, si vengano ad instaurare moderne forme di colonizzazione ideologica dei più forti e dei più ricchi a danno dei più poveri e dei più deboli. Le tradizioni dei singoli popoli non possono essere invocate come un pretesto per tralasciare il doveroso rispetto dei diritti fondamentali enunciati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. L’integrazione è “un processo bidirezionale”, con diritti e doveri reciproci. Chi accoglie è infatti chiamato a promuovere lo sviluppo umano integrale, mentre a chi è accolto si chiede l’indispensabile conformazione alle norme del Paese che lo ospita, nonché il rispetto dei principi identitari dello stesso». Papa Francesco al corpo diplomatico (2018)
- Riccardo Di Segni: «Migrazione fuori controllo. Vittorio Emanuele III? Era meglio dove stava prima». Il rabbino capo di Roma: «Temo nuove ondate d’intolleranza. Mi chiedo: tutti i musulmani che arrivano qui intendono rispettare i nostri diritti e valori? E lo Stato italiano ha la forza di farli rispettare? Devo rispondere due no», di Aldo Cazzullo
- La maestra che ha cambiato il minuetto di Natale. Da Gesù a Perù, così il canto è una scemenza. Il caso dell’insegnante di una scuola primaria del Pordenonese che ha fatto cantare ai suoi alunni una canzoncina di Natale; qualcuno la canticchiava anche a casa e i genitori, sorpresi, hanno sentito che la canterellavano dicendo «Perù» al posto di «Gesù», di Claudio Magris
- «Per i migranti accogliere Gesù significa conoscere e rispettare le leggi, la cultura e le tradizioni dei Paesi in cui sono accolti. Significa pure comprendere le loro paure e apprensioni per il futuro. E per le comunità locali, accogliere, conoscere e riconoscere significa aprirsi alla ricchezza della diversità senza preconcetti, comprendere le potenzialità e le speranze dei nuovi arrivati, così come la loro vulnerabilità e i loro timori». Papa Francesco nella Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato
- «Dobbiamo educare a uno stile di vita che non sia schizofrenico, che cioè, ad esempio, si prenda cura degli animali in estinzione ma ignori i problemi degli anziani; o che difenda la foresta amazzonica ma trascuri i diritti dei lavoratori ad un giusto salario». Papa Francesco ai maestri cattolici
- Andrea Lonardo. I “misteri” della vita di Cristo. Traccia della lezione di sabato 20 gennaio presso la chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo
- Corso di formazione per le guide di Roma. Lezione su Fori Romani, Palatino e Colosseo, come luoghi che permettono di raccontare la continuità e la discontinuità esistente fra cultura latina e cristianesimo
- Eliseo come erede profetico di Elia: «La doppia parte dell’eredità del tuo spirito, cioè quella che spetta all’erede, al primogenito, sia in me», non «due terzi del tuo spirito» come traduce erroneamente la Bibbia CEI, di Andrea Lonardo (Brani di difficile interpretazione della Bibbia, XXIX)
- L’“ordine” delle scene della Legenda della Vera Croce di Piero della Francesca in Arezzo. Non comprendere la sequenza iconografica vuol dire stravolgere il significato dell’opera del grande maestro, di Andrea Lonardo
- L’importanza dei nonni nei giorni di festa. Risponde Aldo Cazzullo
- «Per essere autenticamente credenti non è necessario aver svolto dei corsi accademici di teologia. C’è un senso delle realtà della fede che appartiene a tutto il popolo di Dio, anche di quanti non hanno particolari mezzi intellettuali per esprimerlo, e che chiede di essere ascoltato. Ciò non toglie, però, che vi sia sempre la necessità di quello specifico lavoro teologico, perché il nostro credere sia pienamente umano e non sfugga alla sete di coscienza e di comprensione, la più profonda e ampia possibile, di ciò che crediamo. Ed è un’esigenza della comunicazione della fede». Il discorso di papa Francesco ai teologi italiani dell’ATI
- Perché i musulmani siriani sognano l’Europa e non i paesi arabi? Meglio profughi che schiavi. L’islamologo gesuita padre Samir Khalil Samir: «Sanno che nei paesi arabi i lavoratori sono trattati come schiavi. Il modello di società poi è lo stesso che vuole applicare l’Isis»
- La mia Siria è un tragico presepe dove gli innocenti muoiono. Anche se con minore intensità, la guerra continua. Mancano cibo, medicine, investimenti. «E in primo luogo una pace stabile». Parla il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, di Antonio Sanfrancesco
- 1/ Papa Francesco: vedere, giudicare e agire da discepoli missionari, di Pietro Messa 2/ La liberazione che viene dal Vangelo, di Filippo Santoro