Blog dei redattori de Gli Scritti
Pensieri posatisi nello scorrere del tempo
Indice Cronologico
(11/2025)
- Rondoni: Pasolini continua a portare una contraddizione. È stato un poeta contro il potere perché questo tende ad eliminare la contraddizione. Il potere ha un solo modo per affermare sé stesso fino in fondo: negare che ci siano contraddizioni. Per questo, il potere si propone come affidabile. Il potere dimostra la propria forza anche quando ti fa fare la parte del protestatario e ti dice: “Bene, tu fai la parte di quello che protesta”, e te lo fanno fare. Pasolini era stato accusato di pedofilia, quindi il Partito comunista lo aveva cacciato e gli aveva fatto togliere l’insegnamento. Egli denuncia il potere di stampo tecno-consumistico, per cui l’imperativo è: consumate, siate felici perché consumate. E Pasolini si rivolge ai sessantottini dicendo: non capite niente, la vostra rivoluzione, che sembra essere contro questo potere, non fa altro che perpetuare quel potere. Venisti al mondo che è grande e vi trovasti chi rideva della tradizione. E tu prendesti alla lettera tale ironia infinitamente ribalda. “Non vi si riempirono gli occhi di lacrime contro un battistero, con garzoni intenti di stagione in stagione, né lacrime aveste per un’ottava del ’500, né lacrime intellettuali, dovute alla pura ragione”: non lacrime di buoni sentimenti ma lacrime di giudizio. I veri chierici del futuro, i veri preti del futuro, “saranno progressisti”, saranno i chierici dell’omologazione. La diversità di Pasolini sta nell’avere continuato a mettere in scena questa mancanza. A tutti i livelli: non essersi affidato al potere per rispondere a questa mancanza, non essersi affidato nemmeno al sesso per coprire questa mancanza, perché non bastava, non basta. Fallaci: Fallaci: Tu scrivendo insultavi, ferivi fino a spaccare il cuore. Invocavi la morte come altri invocano Dio, agognavi il tuo assassinio come altri agognano il Paradiso. La malinconia te la portavi addosso come un profumo e la tragedia era l’unica situazione umana che tu capissi veramente. Mi maltratterai ancora se dico che non eri un uomo, eri una luce, e una luce s’è spenta? 1/ Per non vivere astrattamente. Reading su Pasolini 2/ Lettera di Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini, da L'Europeo
- Islam: conoscere per convivere, di Samir Khalil Samir
- Ritrovare fra Giovanni dietro il Beato Angelico, di Andrea De Marchi
- Due riflessioni di stampo opposto, ma complementari, sulla questione della famiglia di Chieti e dei suoi tre figli nel bosco (da Annalisa Teggi e Roberto Contu) 1/ [La casa è l’unico luogo libero. Anzi, è l’unico luogo anarchico], di Annalisa Teggi 2/ [I figli non li può educare – solo – la famiglia], di Roberto Contu
- E Gödel fa i conti con Anselmo, di Roberto Timossi
- «Oggi siamo diventati esperti di dettagli infinitesimali di realtà, ma siamo incapaci di avere di nuovo una visione d’insieme. Vi esorto allora a non dimenticare che di questo sguardo unitario ha bisogno la Chiesa di oggi e di domani. Chi studia si eleva, allarga i propri orizzonti e le proprie prospettive, per recuperare uno sguardo che non si fissa solo in basso, ma è capace di guardare in alto. Si tratta di un vero e proprio atto d’amore, perché c’è una carità che passa proprio attraverso l’alfabeto dello studio, della conoscenza, della ricerca sincera di ciò che è vero e per cui vale la pena vivere. Sfamare la fame di verità e di senso è un compito necessario». L’omelia di papa Leone XIV nella celebrazione eucaristica con gli studenti delle Università Pontificie
- Massimo Recalcati: «L’educazione affettivo-sessuale dovrebbe costituire un obbiettivo trasversale dell’intera vita scolastica, più che una materia a sé stante. Ogni insegnante, ogni adulto presente nella scuola è già — volente o nolente — un educatore sessuale-affettivo attraverso il modo in cui parla, ascolta, guarda l’altro e riconosce pienamente la sua differenza. La scuola deve educare alla libertà, al rispetto e al mistero attraverso i poeti, la letteratura, il cinema, il teatro, la cultura. Serve la testimonianza reale dei propri genitori o di qualunque altro adulto di riferimento che è possibile davvero amare e desiderare senza usurpare o fare soffrire, senza ricattare o ingannare». Due interventi di Massimo Recalcati su La Repubblica
- «Voi costituite, a titolo speciale, l’Università del Papa. L’Università Lateranense, ricca dalla presenza di studenti, docenti e personale dei cinque continenti, rappresenta un microcosmo della Chiesa universale. Il servizio accademico spesso non gode del dovuto apprezzamento, anche a motivo di pregiudizi che aleggiano pure nella comunità ecclesiale. Si riscontra l’idea che lo studio non serva alla vita reale, che ciò che conta nella Chiesa sia la pratica pastorale. Il rischio è quello di semplificare le questioni complesse per evitare la fatica del pensiero». Papa Leone XIV alla Pontificia Università Lateranense
- «Il cinema è un’arte giovane, sognatrice e un po’ irrequieta, anche se ormai centenaria. Inizialmente, il cinema appariva come un gioco di luci e di ombre, per divertire e impressionare. Ma ben presto, quegli effetti visivi hanno saputo manifestare realtà ben più profonde. Il cinema è un’arte popolare nel senso più nobile. Uno dei contributi più preziosi del cinema è quello di aiutare lo spettatore a rivedere il mondo come se fosse la prima volta. Entrare in una sala cinematografica è come attraversare una soglia. Nel buio e nel silenzio, l’occhio torna attento». Papa Leone XIV ai rappresentanti del mondo del Cinema
- VIDEO PER INCONTRO SASSONE
- Quando il comunismo si oppose alla genetica, perché riteneva quella “scienza” borghese, e in nome di Lamarck e contro Darwin e Mendel condusse alla morte Vavilov e il gruppo dei genetisti mendeliani, di Andrea Lonardo
- La virtù della temperanza e la sua etimologia (da Una parola al giorno)
- Scrivere polemicamente o scrivere di fino, pensare polemicamente o pensare di fino, di Andrea Lonardo
- Banca per i poveri, non per profitto. La visione di Marco da Montegallo. Lo sguardo profetico del francescano al quale si devono diversi Monti Frumentari o di Pietà è una sfida per l’economia di oggi. Nei prestiti l’unico «interesse» era quello dei più fragili. A seicento anni dalla nascita si ricorda la figura del frate edificatore di realtà creditizie per il bene comune, di Luigino Bruni
- La via pulchritudinis: limiti e stimoli di una spiritualità estetica, di Pierangelo Sequeri
- Educazione e figli. No, a 13 o 14 anni non si è pronti per “fidanzarsi”, di Daniele Novara
- 1/ «Come insegnava Papa Francesco, «tutti gli uomini sono figli, ma nessuno di noi ha scelto di nascere» Non solo. Da soli non ce l’avremmo fatta: è qualcun altro che ci ha salvato. Sono beati e santi dei coniugi, e non separatamente, ma insieme, in quanto coppie di sposi: Louis e Zélie Martin, i genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, romani, la famiglia polacca Ulma, genitori e bambini uniti nell’amore e nel martirio. La Chiesa ci dice che il mondo ha bisogno dell’alleanza coniugale per conoscere e accogliere l’amore di Dio. Il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna». Omelia di papa Leone XIV nella messa per il Giubileo delle famiglie, dei nonni e degli anziani 2/ «La Chiesa è costitutivamente estroversa, come estroverse è la vita di Gesù. Voi farete vostre le sue parole: è «per voi e per tutti». Ci ha dato il potere di diventare figli di Dio. Non cercate, non cerchiamo altro potere! Il popolo di Dio è più numeroso di quello che vediamo. Non definiamone i confini. Insieme ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita, dentro una creazione ferita».Omelia di papa Leone XIV nella messa per le ordinazioni sacerdotali dei nuovi preti romani