Blog dei redattori de Gli Scritti
Pensieri posatisi nello scorrere del tempo
Indice Cronologico
(03/2021)
- Fu Giuseppe Mazzini a riscoprire Dante come padre della lingua italiana e a darne l’interpretazione di primo patriota italiano, quasi precursore del Risorgimento, di Andrea Lonardo
- [La straordinaria scoperta di alcuni frammenti biblici ritrovati recentemente a Qumran] Frammenti di parole. A colloquio con padre Gregor Geiger. Un’intervista di Roberto Cetera [con una breve nota di Andrea Lonardo]
- Che la riduzione dello stipendio dei dipendenti vaticani sia di esempio perché anche i giornalisti e gli uomini della TV che giustamente plaudono ad esso riducano i loro stipendi del 10% e così facciano anche i politici e i governanti. Breve nota di Giovanni Amico
- Dall’antiquata contrapposizione Nord-Sud del mondo all’attuale antitesi Inner global-Inner local, di Giovanni Amico
- 1/ Desidero che tutti sappiano che l’evento più grande avvenuto a Roma negli ultimi secoli è il Concilio Vaticano II, di Andrea Lonardo 2/ Il discorso di papa Giovanni XXIII alla folla romana accorsa in piazza San Pietro nella fiaccolata notturna il giorno dell’apertura del Concilio Vaticano II: il famoso “discorso alla luna”
- Masada, la scarsa paga di un soldato romano. Una busta paga su papiro risalente a 1.900 anni fa e ritrovata a Masada, mostra che un certo Gaio Messio, partecipando alla prima guerra giudaica, ricevette uno stipendio che, tolte le spese, non gli lasciava nulla per uso personale, di Christophe Lafontaine
- Roberto Mercadini e Dante. C’è qualcuno che dice qualcosa di interessante su Dante! Breve nota di Andrea Lonardo
- 1/ Beatrice, una presenza amata [al punto che la figlia di Dante, Antonia, si fece suora col nome di suor Beatrice], di Franco Nembrini 2/ [Beatrice è talmente importante per Dante che sua figlia, fattasi suora, prende il nome di suor Beatrice] Antonia Alighieri, suor Beatrice (dall’Enciclopedia Dantesca)
- «Ho la crescente consapevolezza della corrispondenza tra ciò che più profondamente il mio cuore desidera e ciò che Gesù Cristo predicava ai suoi discepoli, e mi accorgo del fatto che più credo, e più agisco seguendo la Sua parola, più la mia vita si riempie di bellezza e di gioia e si svuota di paura e disperazione». La testimonianza di una catecumena che si prepara al Battesimo nella Pasqua del 2021
- Elodie: «Io, cresciuta al Quartaccio fra droga in famiglia e amiche incinte a 15 anni. Ma si può venirne fuori». La cantante: il mio passato nel Quartaccio è la mia fortuna, non ho subìto la vita. E già da piccola provavo a proteggere mia sorella Fey, di Chiara Maffioletti
- [Il Cross di Navarra de Burlada e il gesto sportivo di Iván Fernández Anaya] Etica, onore e vergogna. Il valore di un gesto. “Solo la vittoria conta”… ne siamo sicuri?, di Vik van Brantegem
- Canti di Quaresima. Una profonda tradizione popolare. Voci che segnano il tempo, di Ambrogio Sparagna
- San Pietro in Gallicantu. «...e, uscito fuori, pianse amaramente», di Frédéric Manns
- Getsèmani. Santuario della preghiera del Cristo, di Matteo Munari
- «Cara sorella, caro fratello, forse guardi le tue mani e ti sembrano vuote, forse nel tuo cuore serpeggia la sfiducia e non ti senti ripagato dalla vita. Se è così, non temere: le Beatitudini sono per te, per te che sei afflitto, affamato e assetato di giustizia, perseguitato». Omelia di papa Francesco nella Cattedrale Caldea a Baghdad . «La migrazione è un diritto doppio: diritto a non migrare e diritto a migrare. Questa gente non ha nessuno dei due, perché non possono non migrare, non sanno come farlo. E non possono migrare perché il mondo ancora non ha preso coscienza che la migrazione è un diritto umano. Ho voluto ricevere il papà di Aylan Kurdi, quel bambino... È un simbolo che va oltre un bambino morto nella migrazione: un simbolo di civiltà morte, di civiltà che muoiono, che non possono sopravvivere, un simbolo di umanità. Ci vogliono urgenti misure perché la gente abbia lavoro nel proprio Paese e non abbia bisogno di migrare. E anche misure per custodire il diritto di migrazione. È vero che ogni Paese deve studiare bene la capacità di ricevere. Perché non è soltanto riceverli e lasciarli sulla spiaggia; è riceverli, accompagnarli, farli progredire e integrarli. L’integrazione dei migranti è la chiave» Conferenza stampa del Santo Padre durante il volo di ritorno dall’Iraq
- Amazzonia o Amazon: questo aut aut è il vero quesito, di Giovanni Amico. Un’antologia di testi dai grandi maestri di antropologia culturale alla Querida Amazonia
- Anche Charles de Foucauld fu testimone, sulle montagne siriane, del genocidio armeno e ne dette notizia in Francia: «Per ordine del sultano, hanno massacrato circa 140.000 cristiani da qualche mese. Nella città più vicina, a Marache, la guarnigione ha ucciso 4.500 cristiani in due giorni. Vengo a chiamarti in nostro soccorso, per aiutarci ad alleviare, ad impedire di morire di fame parecchie migliaia di cristiani sfuggiti ai massacri e rifugiati nelle montagne: non osano uscire dai loro nascondigli per paura di essere massacrati, non hanno nessuna risorsa». Breve nota di Andrea Lonardo
- Una dittatura militare comunista in Myanmar e la prigionia di Aung San Suu Kyi 1/ Nel gesto di pace di suor Ann il Myanmar che vuole libertà, di Gerolamo Fazzini 2/ Come è nata la dittatura di Myanmar, di Piero Gheddo 3/ È davvero finito il pericolo comunista?, di Piero Gheddo
- La progressiva scomparsa della privacy e la burocratizzazione estrema del tempo presente: il rischio reale del tramonto della libertà, di Giovanni Amico
- L’istanza sinodale. L'applicazione del dettato conciliare alla prova nell'immediato dopo-concilio, di Paolo Asolan
- Immaginazione e verità simbolica [in Virgilio Melchiorre], di Francesco Botturi
- «Onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra. se vogliamo custodire la fraternità, non possiamo perdere di vista il Cielo. Noi, discendenza di Abramo e rappresentanti di diverse religioni, sentiamo di avere anzitutto questo ruolo: aiutare i nostri fratelli e sorelle a elevare lo sguardo e la preghiera al Cielo. Tutti ne abbiamo bisogno, perché non bastiamo a noi stessi. L’uomo non è onnipotente, da solo non ce la può fare. E se estromette Dio, finisce per adorare le cose terrene. Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra del nostro padre Abramo, affermiamo che Dio è misericordioso e che l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Vorrei ricordare in particolare la sofferenza yazida, che ha pianto la morte di molti uomini e ha visto migliaia di donne, ragazze e bambini rapiti, venduti come schiavi e sottoposti a violenze fisiche e a conversioni forzate. Preghiamo perché ovunque siano rispettate e riconosciute la libertà di coscienza e la libertà religiosa: sono diritti fondamentali, perché rendono l’uomo libero di contemplare il Cielo per il quale è stato creato. Da dove può cominciare il cammino della pace? Dalla rinuncia ad avere nemici. Chi ha il coraggio di guardare le stelle, chi crede in Dio, non ha nemici da combattere. Ha un solo nemico da affrontare, che sta alla porta del cuore e bussa per entrare: è l’inimicizia. Non può giustificare alcuna forma di imposizione, oppressione e prevaricazione, non può atteggiarsi in modo aggressivo. Cari amici, tutto ciò è possibile? Il padre Abramo, egli che seppe sperare contro ogni speranza (cfr Rm 4,18) ci incoraggia. Sta a noi ricordare al mondo che la vita umana vale per quello che è e non per quello che ha, e che le vite di nascituri, anziani, migranti, uomini e donne di ogni colore e nazionalità sono sacre sempre e contano come quelle di tutti!». Discorso di papa Francesco nell’Incontro interreligioso nella Piana di Ur
- Appunti di viaggio. I sacrifici umani in età pre-colombiana, dalla cultura Chimú, alla cultura Moche, dal Signore di Sipán alla Torre di teschi Azteca, lo Tzompantli
- Restaurare le anime. Paternità spirituale, di Filippo Morlacchi
- Dominus flevit: lì dove il Signore pianse, di Alessandro Coniglio
- Luca Attanasio e l'impegno nel cuore dell'Africa. «Diplomatico sempre vicino agli ultimi» [Il ricordo della sua parrocchia e dei missionari con cui partecipava alla messa]
- L'italianista. Serianni: «La scuola punti su bellezza e creatività». «Il futuro della didattica non si gioca su programmazioni burocratiche ma sul ritorno a una trasmissione del sapere relazionale capace di coinvolgere». Un’intervista a cura di Roberto Carnero