Antologia di testi
Per la riflessione personale e per la catechesi
Per i testi precedenti vedi l'Antologia di testi fino al 18/04/2007
Indice Cronologico (12/2013)
- La tristezza è parte integrante, non della natura del destino dell’uomo, ma dell’esistenza dell’uomo, cioè del cammino al destino (da Luigi Giussani)
- Badò a quelle parole, le prese sul serio, le gustò, le trovò vere; vide che non potevan dunque esser vere altre parole e altre massime opposte, che pure si trasmettono di generazione in generazione, con la stessa sicurezza, e talora dalle stesse labbra (da Alessandro Manzoni)
- Se uno ha scelto una cosa buona, anche qualora sopraggiunga qualche avversità, non di meno la decisione resta buona, chi invece sceglie alla leggera… (da Erodoto)
- Non può cogliere il vangelo di Giovanni chi non abbia poggiato il capo sul petto di Gesù e non abbia ricevuto da lui Maria come propria madre (da Origene)
- Padre mio e Padre nostro: Gesù e i cristiani (da Benedetto XVI)
- Rm 15, sintesi di tutto l’Antico Testamento: Dio è perseveranza/fedeltà e consolazione /misericordia… fedeltà perché resta fedele a Israele, misericordia perché perdona ai pagani
- Dio creatore e redentore (da Isaia)
- Visitazione di Maria (da Sant’Ambrogio)
- Dio opera cose annunziate e cose impreviste (da Isaia)
- Sta fuggendo dalla sua strada perché è di gran lunga troppo emozionante. È emozionante perché è impegnativa; è impegnativa perché è vitale (da Gilbert Keith Chesterton)
- Fiori e frutti sono maturi quando cadono; gli animali si sentono e si trovano l’un l’altro e sono soddisfatti. Ma noi... (da R.M. Rilke)
- Che è una cellula sia nata spontaneamente e per caso sulla Terra ha la stessa probabilità che un tornado, passando su un deposito di rottami, ne tiri fuori un Boeing 747 perfettamente funzionante (da Fred Hoyle)
- Perché il primo documento del Concilio Vaticano II riguarda la liturgia (da Paolo VI)
- Il triplice avvento di Cristo (da San Bernardo)
- Le quattro dimensioni del catecumenato in San Francesco Saverio (dalle sue lettere)
- Fine delle cose create era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall'oppressione e avevano perso vivezza per l'abuso di coloro che s'erano fatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora invece, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio e abbellite dall'uso degli uomini che lodano Dio (da Sant’Anselmo)
- Gli uomini che (non) siamo (da Eugene Ionesco)
- Una casa, non più abitata dal padrone, rimane chiusa e oscura, cadendo in abbandono; di conseguenza si riempie di polvere e di sporcizia. Nella stessa condizione è l'anima che rimane priva del suo Signore (da San Macario)
- Parliamo tanto di povertà, ma non sempre pensiamo ai poveri di fede: ce ne sono tanti (da papa Francesco)
- Gli evangelisti compendiano ogni loro racconto preoccupandosi della brevità (da Giovanni Crisostomo)
- Desiderare la vita eterna (da San Cipriano)