Che cosa si deve propriamente intendere per catechesi dei bambini e dei ragazzi di “ispirazione catecumenale”? (VIII parte: Il catecumenato antico e le 4 dimensioni della vita cristiana. I 4 “pilastri” della catechesi), di Andrea Lonardo
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Il Centro culturale Gli scritti (5/10/2014)
Il catecumenato ha avuto il grande merito di fare emergere le dimensioni portanti di ogni vera Iniziazione cristiana.
L'esigenza di condurre i non battezzati alla fede ha, infatti, mostrato che la maturazione della fede implica quattro dimensioni: l’adesione convinta ed appassionata alla fede della Chiesa professata nel Credo, la celebrazione liturgica dei Misteri, la conversione di vita a partire dai Dieci comandamenti e dal Comandamento nuovo dell’amore, la preghiera personale a partire dalla scoperta del Padre nostro.
La scoperta di queste quattro dimensioni portanti non è nata a tavolino, bensì dall'esperienza viva del cammino catecumenale.
Questa struttura così semplice è in realtà estremamente profonda, perché essere cristiani significa credere, significa ricevere la grazia nella vita sacramentale, significa vivere la vita nuova in Cristo, significa rendere viva la comunione con Dio nella preghiera personale.
Le sintesi catechetiche che corrispondono a queste quattro dimensioni - i 12 articoli del Credo, i 7 Sacramenti, i 10 Comandamenti e le 7 richieste del Padre nostro - sono emerse spontaneamente nell'esperienza catecumenale: in esse il catecumenato ha individuato gli elementi di base per una formazione capace di offrire una visione di sintesi ed al tempo stesso esistenziale alla persona che desidera diventare cristiana.
È per questo che queste quattro dimensioni sono gli elementi che l'esperienza catecumenale consegna alla Chiesa come chiave per ogni vero rinnovamento dell'Iniziazione cristiana.
Papa Francesco ha invitato ad approfondire questa quadripartizione proprio in vista di una maturazione della fede. Dopo averla lungamente sottolineata in Lumen fidei 37-46, così conclude: «Ho toccato così i quattro elementi che riassumono il tesoro di memoria che la Chiesa trasmette: la Confessione di fede, la celebrazione dei Sacramenti, il cammino del Decalogo, la preghiera. La catechesi della Chiesa si è strutturata tradizionalmente attorno ad essi, incluso il Catechismo della Chiesa Cattolica, strumento fondamentale per quell’atto unitario con cui la Chiesa comunica il contenuto intero della fede, “tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede” (Dei Verbum 8)» (LF 46).
Come si è già visto, accogliere l’ispirazione catecumenale della catechesi non significa tanto ripetere meccanicamente la successione cronologica delle Consegne del RICA anche con i bambini ed i ragazzi (è ovvio, ad esempio, che ai bambini si consegna prima il Padre nostro, già nei primi anni dopo il battesimo, che non il Credo), quanto piuttosto vivere una catechesi non meramente dottrinale o meramente esperienziale, ma che anzi metta in continua relazione le 4 dimensioni dell’Iniziazione cristiana.
Significa, inoltre, ridare importanza alle 4 sintesi elaborate dal catecumenato della Chiesa antica. È incredibile, ad esempio, quanto sia decisiva un’educazione alle 7 richieste del Padre nostro, al punto che anche San Francesco d’Assisi, nelle piazze delle città d’Italia, si soffermava su di esse (cfr. il Commento al “Padre nostro”, di Francesco d’Assisi, fra i suoi testi autentici).
Recentemente è stata la CEI a ricordare il valore strutturante dei 4 pilastri per un’educazione globale della fede (e non, come scioccamente si ritiene talvolta, come serbatoio di contenuti).
Il documento CEI Incontriamo Gesù non ha avuto il coraggio di utilizzare l’aggettivo “catecumenale” per questa quadripartizione, ma lo stesso il passaggio è estremamente bello e significativo: «I quattro “pilastri” della catechesi. I contenuti fondamentali della catechesi si possono intravedere anche nel rimando ai quattro “pilastri”, che hanno caratterizzato la catechesi nella tradizione cristiana, gli stessi che strutturano il Catechismo della Chiesa Cattolica: il Simbolo, i Sacramenti, il Decalogo, il Padre nostro. Essi si qualificano come passaggi: esprimono il dinamismo dell’uomo cercato da Dio e in ricerca di Dio, per giungere ad una fede professata, celebrata, vissuta e pregata. È opportuno pertanto cogliere questi quattro passaggi sia come insieme organico di riferimento per i contenuti della dottrina, sia come dinamica di maturazione personale e comunitaria della fede, generatrice di itinerari formativi globali» (da Incontriamo Gesù. Orientamenti per l'annunzio e la catechesi in Italia, CEI, giugno 2014, 22).