Non solo nella catechesi, anche nella scuola la maggior parte è donna
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Riprendiamo due brani da due articoli del 2016 e del 2017 che mostrano come la scuola sia soprattutto femminile e sempre più di una “certa età”. Dunque, non solo la catechesi e la Caritas… Per approfondimenti, cfr. la sezione Educazione e scuola.
Il centro culturale Gli scritti (26/3/2017)
1/ Da Domenico Di Sanzo, Secondo il rapporto Ocse «Education at a glance» 2016 l’Italia ha i professori più anziani d’Europa e fra gli insegnanti, 8 su 10 sono donne. Proporzione che si perde completamente quando si arriva ai livelli universitari, (La stampa del 15/09/2016)
[…] Il corpo docente italiano è il più anziano di tutti i paesi, e scarseggiano gli insegnanti uomini: sette su dieci sono ultra-cinquantenni e otto su dieci sono donne. E le università si svuotano. Il numero di studenti che decidono di iscriversi a un corso di laurea triennale è del 37%, mentre la media degli stati Ocse si attesta sul 52%. Chi si laurea in Italia difficilmente riesce a entrare nel mondo del lavoro: solo il 62% dei laureati tra i 25 e i 34 anni lavora, a fronte di un 83% degli altri paesi. […]
2/ Insegnante, sempre più un mestiere per donne. Allarme Ocse: "Eccessivi squilibri di genere", di Salvo Intravaia (Repubblica 22 marzo 2017)
[…] L'Ocse, l'Organizzazione per lo sviluppo economico, […] ha recentemente pubblicato Gender imbalances in the teaching profession ("Squilibri di genere nella professione docente"). Perché la professione dell'insegnante, che in molti stati di tutti i continenti è a predominanza femminile, adesso lo sta diventando un po' troppo, secondo gli esperti dell'Ocse. La femminilizzazione dell'insegnamento è, infatti, in continua ascesa e siamo ormai al 68 per cento nelle scuole dei paesi presi in considerazione. […]
In dieci anni - dal 2005 al 2014 - la presenza femminile nelle aule scolastiche, a livello Ocse, i paesi industrialmente sviluppati, è cresciuta dal 62 al 68 per cento. Una presenza che decresce andando dalla scuola dell'infanzia verso le superiori. Tra i ventidue Paesi dell'Europa che aderiscono al Trattato di Schengen, la presenza delle donne dietro la cattedra è pressoché totale nella scuola dell'infanzia (97 per cento) e dominante alla primaria (85 per cento). Per calare lievemente alle medie (68 per cento) e alle superiori, dove la presenza femminile nel 2014 si è attestata attorno al 58 per cento. Il fenomeno in Italia è ancora più accentuato.
Docenti italiani 2016/2017 tutte le età | ||||
Ordine | Maschi | Femmine | % maschi | Totale |
Infanzia | 612 | 87.089 | 0,70% | 87.701 |
Primaria | 8.931 | 236.575 | 3,64% | 245.506 |
I Grado | 34.169 | 121.536 | 21,94% | 155.705 |
II grado | 82.605 | 158.480 | 34,26% | 241.085 |
Totale | 126.317 | 603.680 | 17,30% | 729.997 |
I dati forniti dal ministero dell'Istruzione raccontano di una percentuale maschile all'interno delle sezioni (classi) di scuola dell'infanzia statale inferiore all'uno per cento: 0,7 per la precisione. Un genere in via d'estinzione, visto che su 87.701 titolari gli uomini sono appena 612. La percentuale di insegnanti maschi sale al 3,6 per cento alla primaria. Alle medie i prof uomini sono il 22 per cento del totale e le donne il 78 per cento. Solo nei licei e negli altri indirizzi delle superiori la presenza maschile si incrementa, ma su tre docenti, due sono donne: il 66 per cento.
Dopo le ultime immissioni in ruolo qualcosa sembra muoversi. Perché tra i docenti italiani più giovani (gli under 35) le percentuali di uomini sono più alte e in aumento dal 2015/2016 all'anno in corso, soprattutto alle scuole medie e alle superiori, dove i maschi sfiorano il 39 per cento di rappresentanza. Segno di una inversione di tendenza?