Dante all’ultimo anno della materna. I bambini non sono stupidi. Per una scuola “buona”. Piccola nota di A.L.
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Il centro culturale Gli scritti (16/8/2015)
Sul profilo FB un amica posta i disegni di sua figlia, all’ultimo anno della materna, dopo che le maestre hanno letto e spiegato alcune terzine di Dante.
Qualche anno fa ero stato invitato in una scuola parificata per una lezione a bambini di IV e V elementare – scusate se uso ancora l’antica terminologia che tutti continuano ad usare. Dopo l’incontro mi fanno conoscere altre classi e scopro che i bambini di III, IV e V imparano a memoria terzine di Dante (in III l’inferno, in IV il Purgatorio, in V il Paradiso). Domando: “Perché vi piace Dante?”. Due risposte immediate dei bambini: “ Perché è il più grande poeta italiano”. “Perché racconta delle storie interessantissime. Come racconta di Paolo e Francesca è bellissimo”.
I bambini non sono stupidi. Per favore, alziamo l’asticella. Per una scuola “buona”.