La grandezza di Agostino (di A.L.)
Ascoltando un appassionato di Agostino
La grandezza intellettuale di Agostino sta nell’aver imparato dalla vita. Certo ci sono altre grandezze intellettuali, come quella di Origene, di Gerolamo, che, però, sono nate più a tavolino, nello studio (ma non dimentichiamo il martirio del padre di Origene e la persecuzione fin quasi alla morte che l’alessandrino dovette sopportare). La grandezza intellettuale di Agostino, la sua peculiarità, sta nell’aver appreso dalla vita. Il suo essere stato pastore, sacerdote e vescovo, in lui è decisivo. E’ da ciò che ha visto, incontrato, subito, operato, che è maturato il suo pensiero. E’ dagli incontri, dalle relazioni, dalle amicizie, dalla carità pastorale, che si elabora la sua visione. E’ un intellettuale che è stato a tavolino, ma non solo.
Anche l’assoluta centralità della grazia, nell’ultimo periodo della sua vita, va capita bene. Egli sa che tutto viene dalla grazia divina, ma anche che la grazia di Dio la si riceve nella realtà, attraverso la fede, la chiesa, gli incontri, gli eventi che Dio ti chiede di vivere. E’ una grazia che si riceve nella carne e attraverso la carne. E’ una grazia “sacramentale”!
La grandezza intellettuale di Agostino sta nell’aver imparato dalla vita. Certo ci sono altre grandezze intellettuali, come quella di Origene, di Gerolamo, che, però, sono nate più a tavolino, nello studio (ma non dimentichiamo il martirio del padre di Origene e la persecuzione fin quasi alla morte che l’alessandrino dovette sopportare). La grandezza intellettuale di Agostino, la sua peculiarità, sta nell’aver appreso dalla vita. Il suo essere stato pastore, sacerdote e vescovo, in lui è decisivo. E’ da ciò che ha visto, incontrato, subito, operato, che è maturato il suo pensiero. E’ dagli incontri, dalle relazioni, dalle amicizie, dalla carità pastorale, che si elabora la sua visione. E’ un intellettuale che è stato a tavolino, ma non solo.
Anche l’assoluta centralità della grazia, nell’ultimo periodo della sua vita, va capita bene. Egli sa che tutto viene dalla grazia divina, ma anche che la grazia di Dio la si riceve nella realtà, attraverso la fede, la chiesa, gli incontri, gli eventi che Dio ti chiede di vivere. E’ una grazia che si riceve nella carne e attraverso la carne. E’ una grazia “sacramentale”!