L'unica cosa su William e Kate che nessuno ci ha raccontato... La predica del Royal Wedding di Richard Chartres, vescovo di Londra

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 02 /06 /2011 - 17:59 pm | Permalink | Homepage
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Presentiamo sul nostro sito una traduzione proposto dal sito Vino nuovo dell’omelia del vescovo di Londra Richard Chartres in occasione del Royal Wedding che ha visto il principe William e Catherine Middleton unirsi in matrimonio. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (2/6/2011)

Ce lo diciamo in continuazione nelle nostre parrocchie: battesimi, matrimoni e funerali oggi sono la prima opportunità per evangelizzare, perché per molti sono l'unica occasione che hanno nella loro vita per un incontro con il Mistero di Colui che è Signore della vita. Ma vale anche se un matrimonio diventa un evento planetario seguito in diretta tv in tutto il mondo da due miliardi di persone? Beh non si può certo dire che la predica del vescovo anglicano di Londra Richard Chartres davanti al principe William e a Catherine Middleton nell'abbazia di Westminster sia stata al centro delle cronache. Però lui comunque ci ha provato e almeno noi di Vino Nuovo - che di cappellini, pizzi e cravatte ci interessiamo un po' meno - un po' di spazio vogliamo darglielo. Non fosse altro per quella citazione iniziale di santa Caterina da Siena, quanto mai adatta per un matrimonio. Ma è anche un modo per non fermarci alle caricature su quello che è oggi la Chiesa anglicana. Ecco allora alcuni virgolettati della sua bella omelia (clicca qui - invece - per leggere il testo integrale in inglese).

«Siate ciò che Dio vi chiama ad essere e porterete il fuoco sulla terra». Così diceva santa Caterina da Siena, la cui festa oggi celebriamo. E il matrimonio è proprio la strada attraverso cui un uomo e una donna si aiutano a vicenda a diventare ciò che Dio chiama ciascuno a essere, nella sua identità più profonda e più vera.

Molte persone nel mondo di oggi vivono nella paura per il futuro, ma il messaggio di questa celebrazione - in questo Paese e anche oltre - è quello giusto: questo è un giorno di gioia. Ed è bello che gente di ogni continente possa condividere questa celebrazione, perché questo - come tutti i matrimoni dovrebbero essere - è un segno di speranza.

In un certo senso ogni matrimonio è un matrimonio regale, con lo sposo e la sposa come il re e la regina della creazione, che iniziano una nuova vita insieme così che la vita attraverso di loro possa scorrere dentro il futuro.

William e Catherine, voi avete scelto di sposarvi davanti a un Dio generoso che ha tanto amato il mondo da dare se stesso a noi nella persona di Gesù Cristo. E nello Spirito di questo Dio generoso, marito e moglie sono chiamati a donare se stessi a vicenda. (...)

Voi oggi avete preso la vostra decisione: «Lo voglio». E dando vita a questa nuova relazione vi siete posti in cammino in quella che noi crediamo essere la strada attraverso cui la vita cresce nello spirito, e che porterà a un futuro migliore per tutta l'umanità.

Abbiamo di fronte un secolo che è pieno di promesse e pieno di pericoli. L'umanità sta affrontando la domanda su come utilizzare le grandi potenzialità che le sono state donate attraverso le scoperte dell'ultimo secolo. Non sarà una maggiore conoscenza a farci convertire alla promessa di un futuro migliore, ma solo una crescita nell'amore e nel rispetto per la vita, per la terra e per le persone che ci stanno accanto. Il matrimonio deve trasformare la realtà che ci circonda, così come marito e moglie diventano insieme un capolavoro. (...)

Proprio mentre la realtà di Dio è evaporata dalla vita di così tante persone in Occidente, si è contemporaneamente verificata un'inflazione di aspettative sul fatto che le relazioni personali da sole possano dare senso e pienezza alla vita. Ma questo significa caricare il proprio partner di un peso troppo grande. Siamo tutti incompleti: abbiamo tutti bisogno di un amore che è sicuro e non oppressivo. Abbiamo bisogno del perdono reciproco per poter crescere.

Mentre ci accostiamo al nostro partner nell'amore, seguendo l'esempio di Gesù Cristo, lo Spirito Santo si affretta a entrare in noi e può riempire sempre di più la nostra vita di luce. Ed è questo a portare a una vita di famiglia con le migliori condizioni perché la prossima generazione possa ricevere e scambiare quei doni che ci permettono di superare la paura e la divisione e preparare la venuta di quel mondo dello Spirito i cui frutti sono l'amore, la gioia e la pace.