Fare le analisi previe ad un’operazione in ospedale ha una dimensione spirituale, oggi quasi più che un’ora di Lectio divina, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito un articolo di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Vita e Maestri nello Spirito.
Il Centro culturale Gli scritti (27/7/2025)

Fare le analisi previe ad un’operazione in ospedale ha una dimensione spirituale, oggi quasi più che un’ora di Lectio divina.
Perché occuparsi del corpo ti obbliga a pensare.
Fare un elettrocardiogramma, ad esempio, ti ricorda che non sei tu a “comandare” gli organi, che funzionano “da soli”, “involontariamente”. Cioè che ti sono donati.
È il corpo che ci ricorda – oggi più che l’anima! – che siamo un dono piovuto dal cielo.
È a volte la corporeità – e solo lei inizialmente - che ci fa rendere conto del dono.
Tu sei il tuo cuore che batte da solo, senza che tu nemmeno te ne ricordi. Tu non sei la tua testa, di cui sei cosciente. Tu non sei i tuoi progetti, che tanto ti preoccupano.
Certo sei anche quello, ma prima ancora sei il tuo cuore che batte.
Se certamente c’è qualcosa che fai tu - le tue scelte, le tue decisioni – prima e a fianco di questo c’è tanto che cammina da sé.
La vita ti è stata donata non solo alla nascita, ma essa ti è donata ogni istante da quel muscolo che batte e pompa il sangue e che sei contento di sapere essere sano, dopo le analisi.
E quel cuore che batte, poi, da dove viene?
C’è il cuore come sede dei sentimenti, ma c’è anche quel cuore che batte e che pompa vita tramite il sangue in noi: noi siamo quel cuore.
Non ti fai da solo: piuttosto sei fatto.
Si scopre così non solo l’umiltà, ma molto più la gratitudine.
Essere operati all’occhio, poi, ti fa scoprire che anche la vista - con cui si guarda, si ammira, si legge, si scrive, si dialoga per quella via con altri lontani nel tempo e nello spazio - è dono.
Qualcosa facciamo noi, ma in gran parte siamo stati fatti e siamo tuttora fatti. E questo è un evento spirituale.
Si può allora accedere anche alla Lectio Divina!