La chiesa pre-costantiniana ritrovata negli scavi di Meghiddo-Kfar ‘Othnay. Breve nota di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Arte paleocristiana e I luoghi della Bibbia e della storia della Chiesa: Israele.
Il Centro culturale Gli scritti (13/4/2025)
Bollo della Legio VII Ferrata
L’insediamento della VI Legione Romana Ferrata a Meghiddo-Kfar ‘Othnay
Durante lavori per la costruzione di una nuova strada, gli archeologi Yotam Tepper e Barak Tzin hanno ritrovato in Israele l’insediamento della VI Legione Romana Ferrata. È stata riportata alla luce la strada principale della base militare, unitamente ad un edificio pubblico monumentale.
È l’unico insediamento militare romano di grandi dimensioni ad essere stata riportato alla luce in Israele, anche se finora solo parzialmente - l’intera base romana si troverebbe sotto i campi del Kibbutz Megiddo e le autorità valuteranno della conservazione del sito e del destino della strada No. 66.
L’interesse del sito consiste nel fatto che finora erano conosciuti solo campi temporanei d’assedio o accampamenti più piccoli - mentre, ad esempio, non è stata ad oggi individuata la base permanente della X Legione romana Fratensis a Gerusalemme, della cui esistenza si è certi.
Ha dichiarato Yotam Tepper, direttore degli scavi per conto della Israel Antiquities Authority:
«L’accampamento è stato la base militare permanente di oltre 5.000 soldati romani per più di 180 anni, dal 117-120 al 300 d.C. circa. Due strade principali si intersecavano al centro dell’accampamento, lungo 550 m e largo 350 m, e il suo quartier generale fu eretto qui. Da questo punto venivano misurate e segnate con pietre miliari tutte le distanze lungo le strade imperiali romane verso le principali città del nord del Paese. I resti dell’antico edificio non si sono conservati in altezza, poiché la maggior parte delle pietre da costruzione sono state rimosse nel corso degli anni per essere riutilizzate in progetti edilizi realizzati durante il periodo bizantino e il primo periodo islamico».
Lo scavo è stato condotto dall’Autorità israeliana per le Antichità, precisamente vicino Tel Megiddo, nell’area del villaggio di Kfar ‘Othnay.
La chiesa di Meghiddo-Kfar ‘Othnay
All’interno dello scavo è stata individuata una piccola chiesa cristiana antecedente al 300 d.C. – della scoperta Gli scritti aveva già dato notizia ripresentando un articolo che ne trattava A Meghiddo scoperta forse la più antica chiesa cristiana conosciuta. Prigione costruita su una delle più antiche chiese della Terra Santa lascia spazio a un parco archeologico, di Zelda Caldwell.
Si vuole con questa nuova nota insistere sul fatto che si tratterebbe di una vera e propria chiesa, sebbene di piccole dimensioni, simile a quella di Dura Europos, antecedente a Costantino.
Essa sarebbe un’ulteriore prova che gli edifici appartenenti alla comunità cristiana andassero definendosi abbandonando le modalità delle precedenti domus ecclesiae, case messe a disposizione da privati nelle quali si riunivano le prime comunità cristiane.
La data ante quem del 300 è data dalla notizia che la Legione si sarebbe trasferita nei pressi di Aila (l’odierna Eilat) prima dell’anno 304 e, conseguentemente, gli archeologi ritengono che i resti ritrovati siano anteriori a questa data.
Così scrivono Tepper e Di Segni nel testo citato più avanti:
«The abandonment of the building is dated to the later part of the third century CE, probably during the reign of Diocletian (284–305 CE), who carried out extensive reforms in the administration and organization of the Roman Empire and its army.
Some of those reforms concerned the province of Palaestina, including the transfer of the Tenth Legion from Jerusalem to Aila (Elat) and of numerous units from the center of the country to its eastern border. Although there is no mention of this in historical sources, it is believed that the headquarters of the Sixth Legion was also transferred from Legio at that time. That notwithstanding, it is important to note that based on the finds of the archaeological survey in the Legio region there was also some continued military presence at the site in the fourth century CE (Tepper 2003b:163–164). […]
This may also shed light on the fine state of preservation of the mosaic. It would seem that when the building was abandoned its tenants endeavored to protect the mosaic of the prayer hall, as indicated by the material discovered on top of the mosaic floor» (si deve notare però che la datazione non può essere confermata con sicurezza, dato il permanere di un qualche uso anche militare del sito nel IV secolo).
La presenza di una comunità cristiana strutturata – e differente di un gruppo ospitato in una qualche personalità privata che avrebbe messo a disposizione la propria residenza – risulta evidente da due iscrizioni a mosaico rinvenute.
Iscrizione di Accepta
L’una recita che una donna, Accepta, regalò la mensa – si presume sia una mensa eucaristica in pietra per la celebrazione. Recita il testo che Accepta “offrì la Mensa al Dio Gesù Cristo”.
Una seconda iscrizione afferma che il mosaico che decorava la sala venne offerto dal centurione cristiano Gaiano - l’iscrizione lo definisce “Gaiano, detto anche Porfirio, centurione, nostro fratello”.
L’intervento di due donatori mostra come la sala fosse ad utilizzo ormai permanente e di proprietà della comunità cristiana, cui i due donatori avrebbero fatto dono delle due opere.
La chiesa di Meghiddo-Kfar ‘Othnay viene così ad essere il secondo sito archeologico noto di una chiesa precedente all’età costantiniana, dopo quello di Dura Europos (cfr. su Dura Europos Dalle domus ecclesiae alle basiliche. L’utilizzo delle fonti letterarie, di Andrea Lonardo).
L’interesse del ritrovamento consiste nella constatazione che, se in un sito di minore importanza come l’accampamento della Legione Ferrata, esisteva già una chiesa di proprietà della comunità cristiana, come potevano non esserci edifici ben più grandi nelle grandi città dove i cristiani erano ben più numerosi?
La presenza, ad esempio, di ben 40 “basiliche” in Roma prima di Costantino è attestata da fonti letterarie, così come la presenza di chiese in diverse città del mondo antico – come si può leggere dal nostro testo precedentemente citato.
I rilievi archeologici in dettaglio sull’edificio cristiano di Kfar ‘Othnay sono enunciati in Y. Tepper – L. Di Segni, A Christian Prayer Hall of the Third Century CE at Kefar ‘Othnay (legio): Excavations at the Megiddo Prison, Israel Antiquities Authority, 2006, disponibile on-line al link file:///C:/Users/pippo/Downloads/Tepper_Y_Pl_and_Di_Segni_L_Pl_2006_A_Chr.pdf.