Una novità all’inizio del Giubileo. Anche il Comune inizia ad attivarsi nell’accoglienza dei senza fissa dimora e non demanda tutto alla Chiesa e alla Caritas. Le nuove tensostrutture inaugurate alla vigilia del Natale in Roma. Breve nota di Giovanni Amico
1/ Una novità all’inizio del Giubileo. Anche il Comune inizia ad attivarsi nell’accoglienza dei senza fissa dimora e non demanda tutto alla Chiesa e alla Caritas. Le nuove tensostrutture inaugurate alla vigilia del Natale in Roma. Breve nota di Giovanni Amico
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Giovanni Amico. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Carità, giustizia e annunzio e Teologia pastorale.
Il Centro culturale Gli scritti (26/12/2024)
Nei decenni passati, con amministrazioni comunali a Roma sia di sinistra che di destra, si era instaurato in città un tacito accordo pernicioso per il quale tutta la gestione della carità era affidata alla Chiesa e il Comune si preoccupava semplicemente di finanziare tutto ciò che la comunità cristiana operava in ambito caritativo.
Di conseguenza, non solo tutte le strutture erano, di fatto, gestite dalla comunità cristiana, ma anche tutto il personale per queste emergenze era costituito da dipendenti ecclesiali o da volontari.
Il problema che veniva però evaso era quello della specifica missione della comunità cristiana: essa ha il ruolo, in una visione di piena laicità, di animare la carità della società e non di sostituirsi ad essa.
Splendido è stato ed è il lavoro di carità della comunità cristiana che non deve esimersi mai dall’aiutare in prima persona chi ha bisogno, ma il suo compito è anche quello, appunto, di provocare le strutture civili ad affrontare loro per prime i problemi della cittadinanza, poiché essi sono appunto problemi di tutti.
Ora un’ottima novità si presenta all’inizio del Giubileo.
Anche il Comune ha iniziato ad attivarsi nell’accoglienza dei senza fissa dimora e non demanda più tutto alla Chiesa e alla Caritas. Infatti, alla vigilia del Natale, sono state inaugurate nuove tensostrutture e, con esse, tutto un progetto di reinserimento nella società per le persone che vi saranno via via accolte.
Nonostante le resistenze di tanti cittadini nei luoghi dove le tensostrutture sono state aperte, ciò che sta dando respiro ai quartieri - anch’essi affaticati e appesantiti - dove sono sorte le nuove strutture è il fatto che esse non siano solamente state aperte, ma che si sia anche stabilito che esse saranno gestite da personale qualificato 24 ore su 24 e pagato dovutamente, di modo che esse implichino progetti di scuola di lingua italiana, attivazione di iniziative volte ad un migliore utilizzo del tempo per non cadere nelle dipendenze da alcool o da droghe e, soprattutto, una visione di progressivo inserimento lavorativo, perché prima possibile le persone accolte possano essere assunte ad una attività retribuita e degna e giungere così a potersi permettere anche un affitto in proprio.
La svolta per la quale tali strutture per il pernotto e per la refezione non saranno più gestite solo dalla comunità cristiana, ma alcune di esse direttamente da dipendenti comunali, è molto importante.
È un segno, infatti, che l’intera società civile viene responsabilizzata, secondo la visione originaria della Caritas voluta dai suoi padri fondatori e da Paolo VI in particolare, per la quale il compito principale di tale organismo cattolico non è quello di rispondere ai bisogni, bensì di animare la chiesa e la società civile a farsene carico: un compito di animazione, insomma, e non di risposta diretta, se non nei casi di emergenza.
L’apertura di tali nuove strutture gestite dal Comune è un frutto della testimonianza di decenni di attività della Caritas di Roma e delle altre strutture della comunità cristiana ed è assolutamente da benedire il fatto che, finalmente, anche l’amministrazione comunale si attivi in tale direzione.
Il testo che segue è tratto dal sito del Comune di Roma e mostra come l’arrivo del Giubileo sia stato colto dall’amministrazione comunale come un’importante occasione per tale svolta di visione.
2/ Accoglienza, a Piramide e San Lorenzo nuove tensostrutture
Riprendiamo sul nostro sito un testo apparso sul sito del Comune di Roma in data 23/12/2024 (https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/nuove-tensostrutture-piramide-san-lorenzo-accoglienzaroma-2024.page). Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Carità, giustizia e annunzio e Teologia pastorale.
Il Centro culturale Gli scritti (24/12/2024)
Alla vigilia dell'apertura del Giubileo della Speranza, il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari hanno effettuato una visita presso le nuove tensostrutture di accoglienza, solidarietà e vicinanza ai più deboli installate a Piazzale dei Partigiani e in via di Porta San Lorenzo.
La tensostruttura di Porta San Lorenzo, aperta da 48 ore, ospita già 41 persone. "Abbiamo lavorato con il servizio sociale sulle persone che pernottavano nelle tende nell'area - ha spiegato Funari - e hanno accettato tutti l'offerta di accoglienza. È un servizio importante che arriva con le temperature che scendono. L'assistenza sarà h24 ma non si limiterà ai soli pasti: organizzeremo momenti di orientamento al lavoro e con la Asl Roma 1 momenti di orientamento e cura. Sì sono affacciati i cittadini del quartiere per aiutare, hanno portato regali di Natale. Questo sarà anche un luogo per accogliere chi è solidale. Oggi apriamo questa struttura, e quella di stazione Ostiense. A fine gennaio saranno pronte quelle di Stazione Tiburtina e di via delle Fornaci, per un totale di 250 posti. Questa struttura non potrà essere fissa e operativa per più di un anno, ma alla fine questo investimento rimarrà alla Protezione civile per le emergenze".
"Una frattura tra ricchi e poveri esiste - ha dichiarato il sindaco Gualtieri - ma il Giubileo può essere un'occasione per ricucire. Si è molto parlato di una cittadinanza ostile. Quello che invece sta avvenendo è che i cittadini sono venuti qui ad offrire il loro aiuto. La differenza rispetto a pochi giorni fa è che prima queste persone erano fuori, nelle tende al freddo, ora invece sono qui dentro".
Il progetto delle tensostrutture è stato avviato la prima volta nel 2022 in zona Testaccio, in concomitanza con il “piano gelo” e, successivamente, nell’area della stazione Termini dove, anche grazie ad una collaborazione sinergica con l’ex Prefetto Piantedosi, si sono raggiunti risultati molto positivi.
In vista del Giubileo, tra le diverse azioni finanziate nell’ambito dell’accoglienza giubilare nonché per ampliare l’offerta di accoglienza, è prevista la creazione di quattro hub di accoglienza per senza dimora. Ogni hub sarà attivo 24 ore su 24 e sarà situato vicino alle stazioni Tiburtina, Termini, Ostiense e nella zona del Vaticano.
-Porta San Lorenzo – via dello Scalo di San Lorenzo area Grandi Stazioni (rimodulata a circa 40 posti)
-Ostiense – area parcheggio RFI adiacente piazzale dei Partigiani (70 posti)
-Tiburtina – tronco stradale adiacente piazzale della stazione Tiburtina (70 posti)
-San Pietro – parcheggio area pubblica via Nuova delle Fornaci (70 posti)
Per un totale di 250 posti complessivi.
Tutte le strutture offrono un servizio h24 comprensivo di pasti e servizio bagni e docce e la struttura di piazzale dei Partigiani (Ostiense) potrà ospitare anche nuclei familiari che desiderano rimanere uniti, nonché persone con il proprio animale di compagnia.
Sempre nell’ambito Giubilare, è in corso il Potenziamento della Sala Operativa Sociale Mobile - Unità di strada Giubileo (intervento 6.20) attraverso un servizio di orientamento e supporto alle persone fragili durante il Giubileo articolato in:
• 8 presidi mobili (camper collocati nei pressi delle stazioni Termini, Tiburtina, Ostiense, San Pietro – 2 per ciascuna area) in servizio diurno h 12
• 2 unità mobili notturne in servizio h 12
Nello specifico, si tratta di nuove unità di strada mobili, ossia dei camper che agiranno per 12 ore al giorno e che andranno ad aggiungersi alle unità della sala operativa sociale di Roma Capitale già ordinariamente attive.