La catechesi oggi è un’esperienza di vita? Suggerimenti per un rinnovamento. Padova Club Net - Formazione catechisti – Schema della relazione
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La catechesi oggi è un’esperienza di vita?
Suggerimenti per un rinnovamento
Premessa: esiste un’esperienza della Chiesa
Avere esperienza: secoli di tradizione: il pane come si faceva una volta!
“esperienza” diversa da “attività” che sembra invece essere la grande preoccupazione
da H.–G. Gadamer, Verità e metodo, Bompiani, Milano, 2000, p. 715
«Il concetto di esperienza – per quanto ciò possa sembrare paradossale - mi pare da annoverare tra i meno chiariti che possediamo. A causa del fatto che, nella logica dell’induzione, ha una funzione di guida per le scienze positive, esso ha finito per essere rinchiuso entro schemi gnoseologici che sembrano mutilarne l’originario contenuto».
Esperienza che implica la riflessione, la parola, la comprensione (es. al contrario: ragazzi con tante storie affettive tutte uguali, che non imparano mai!)
da J. Ratzinger, Il Catechismo della Chiesa cattolica e l’ottimismo dei redenti, in J. Ratzinger - Ch. Schönborn, Breve introduzione al Catechismo della Chiesa Cattolica, Città Nuova, Roma, 1994, p. 20
La storia della fede è una realtà di questo mondo e ha creato la propria esperienza. Il Catechismo parte da essa e quindi ascolta il Signore e la sua Chiesa, trasmettendo la parola così udita nella sua logica intrinseca e nella sua forza interna.
Due parti del nostro incontro
-2 grandi insiemi, 2 grandi sintesi, entrambe chiave per l’esperienza
1) Quella delle dimensioni della formazione alla vita cristiana
2) quello temporale, dell’anno liturgico e degli anni di maturazione
I/ La scansione delle diverse dimensioni della vita cristiana e della formazione
-i quattro pilastri della vita cristiana e, quindi, della catechesi
Il Credo, i Sacramenti, i Comandamenti, il Padre nostro
Quattro dimensioni della catechesi
Per approfondire: Il Catechismo della Chiesa Cattolica per imparare “la forza e la bellezza della fede”, di Andrea Lonardo (on-line sul sito del Centro culturale Gli scritti)
Papa Francesco (con Papa Benedetto XVI), Lumen fidei nn. 40 ss.
A/ La fede […] ha bisogno di un ambito in cui si possa testimoniare e comunicare, e che questo sia corrispondente e proporzionato a ciò che si comunica. Per trasmettere un contenuto meramente dottrinale, un’idea, forse basterebbe un libro, o la ripetizione di un messaggio orale. Ma ciò che si comunica nella Chiesa, ciò che si trasmette nella sua Tradizione vivente, è la luce nuova che nasce dall’incontro con il Dio vivo, una luce che tocca la persona nel suo centro, nel cuore, coinvolgendo la sua mente, il suo volere e la sua affettività, aprendola a relazioni vive nella comunione con Dio e con gli altri. Per trasmettere tale pienezza esiste un mezzo speciale, che mette in gioco tutta la persona, corpo e spirito, interiorità e relazioni. Questo mezzo sono i Sacramenti, celebrati nella liturgia della Chiesa.
B/ Nella celebrazione dei Sacramenti, la Chiesa trasmette la sua memoria, in particolare, con la professione di fede. In essa, non si tratta tanto di prestare l’assenso a un insieme di verità astratte. Al contrario, nella confessione di fede tutta la vita entra in un cammino verso la comunione piena con il Dio vivente. Possiamo dire che nel Credo il credente viene invitato a entrare nel mistero che professa e a lasciarsi trasformare da ciò che professa. Per capire il senso di questa affermazione, pensiamo anzitutto al contenuto del Credo. Esso ha una struttura trinitaria: il Padre e il Figlio si uniscono nello Spirito di amore. Il credente afferma così che il centro dell’essere, il segreto più profondo di tutte le cose, è la comunione divina. Inoltre, il Credo contiene anche una confessione cristologica: si ripercorrono i misteri della vita di Gesù, fino alla sua Morte, Risurrezione e Ascensione al Cielo, nell’attesa della sua venuta finale nella gloria. […]
C/ Altri due elementi sono essenziali nella trasmissione fedele della memoria della Chiesa. In primo luogo, la preghiera del Signore, il Padre nostro. In essa il cristiano impara a condividere la stessa esperienza spirituale di Cristo e incomincia a vedere con gli occhi di Cristo. A partire da Colui che è Luce da Luce, dal Figlio Unigenito del Padre, conosciamo Dio anche noi e possiamo accendere in altri il desiderio di avvicinarsi a Lui.
D/ È altrettanto importante, inoltre, la connessione tra la fede e il Decalogo. La fede, abbiamo detto, appare come un cammino, una strada da percorrere, aperta dall’incontro con il Dio vivente. Per questo, alla luce della fede, dell’affidamento totale al Dio che salva, il Decalogo acquista la sua verità più profonda, contenuta nelle parole che introducono i dieci comandamenti: «Io sono il tuo Dio che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto » (Es 20,2). Il Decalogo non è un insieme di precetti negativi, ma di indicazioni concrete per uscire dal deserto dell’"io" autoreferenziale, chiuso in se stesso, ed entrare in dialogo con Dio, lasciandosi abbracciare dalla sua misericordia per portare la sua misericordia. […]
Ho toccato così i quattro elementi che riassumono il tesoro di memoria che la Chiesa trasmette: la Confessione di fede, la celebrazione dei Sacramenti, il cammino del Decalogo, la preghiera. La catechesi della Chiesa si è strutturata tradizionalmente attorno ad essi, incluso il Catechismo della Chiesa Cattolica, strumento fondamentale per quell’atto unitario con cui la Chiesa comunica il contenuto intero della fede, «tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede».
Papa Francesco, Evangelii Gaudium (EG)
166. Un’altra caratteristica della catechesi, che si è sviluppata negli ultimi decenni, è quella dell’iniziazione mistagogica, che significa essenzialmente due cose: la necessaria progressività dell’esperienza formativa in cui interviene tutta la comunità ed una rinnovata valorizzazione dei segni liturgici dell’iniziazione cristiana. Molti manuali e molte pianificazioni non si sono ancora lasciati interpellare dalla necessità di un rinnovamento mistagogico, che potrebbe assumere forme molto diverse in accordo con il discernimento di ogni comunità educativa. L’incontro catechistico è un annuncio della Parola ed è centrato su di essa, ma ha sempre bisogno di un’adeguata ambientazione e di una motivazione attraente, dell’uso di simboli eloquenti, dell’inserimento in un ampio processo di crescita e dell’integrazione di tutte le dimensioni della persona in un cammino comunitario di ascolto e di risposta.
I.1/ L’esperienza della significatività della parola
una parola significativa, che tocca i cuori che affronta le questioni!
Vedono che rispondete a chi accusa il cristianesimo con intelligenza, arguzia, battute, efficacemente, delicatamente
La credibilità della fede: perché?
Passione culturale, almeno un interesse!
Esperienza è che lo vedono in voi: deve essere vostra, intrinsecamente vostra, la vostra stessa attestazione
È falsa una opposizione esperienza-parola!
La parola è esperienza: la Bibbia, le vite dei santi, sono un condensato di esperienze!
Es. Cristo e il cibo! Cristo e gli affetti!
La vostra stessa vita
-la bellezza in immagini
I.2/ L’esperienza liturgica
Un vero amore alla liturgia, ai sacramenti, alla confessione
Io rimando sempre, ma poi sono felice, è il momento più bello, più liberante, più vero, anche dinanzi ai peccati gravi (es. aborto confessato)
Il canto! Cantare bene! Saper cantare, conoscere canti di qualità, io odio l’Alleluia delle lampadine
Avvento, cosa insegniamo?
Un problema nazionale e mondiale
Veni Creator Spiritus debbono saperlo!
La memoria: cfr. Cantico delle creature (ci si sono messi!)
Non voi che li fate inginocchiare, ma voi che vi inginocchiate!
Vedremo poi la scansione annuale dell’anno liturgico
I.3/ La vita in Cristo
-non solo il servizio
-innanzitutto la vita così com’è!
-maturità umana, il saper gestire le situazioni (senza affidarle agli esperti)
-poi la vita affettiva: l’uomo e la donna, portare il marito o la moglie!
-il lavoro: sapere che non c’è vera maturazione senza lavorare
-non fare “lavoretti”, fare cose vere!
-digiuno e festa
-cosa è l’elemosina, come metter mano al portafoglio!
-il campo estivo, il GREST
Per approfondire: Per superare la schizofrenia dell’Iniziazione cristiana: l’oratorio estivo e i bambini della Prima comunione. Si può organizzare un oratorio estivo senza ritrovarsi insieme la domenica a messa?, di Andrea Lonardo (on-line sul sito del Centro culturale Gli scritti)
1.4/ La vita interiore e la preghiera
-non c’è catechesi senza vita interiore, senza preghiera per i ragazzi
Debbono vedere che pregate in silenzio
Dialogo personale, come fare l’amore con il marito o la moglie
-legame con i monasteri
-cercare nel territorio, come si cercano i maestri sportivi o i bravi professori, così i monasteri
Guardini: la competa nei monasteri
II/ La scansione cronologica, annuale e negli anni di maturazione che ci trasformano
Il coinvolgimento dei divorziati risposati e dei conviventi
L’eucarestia domenicale e l’accompagnamento delle famiglie dopo il Battesimo dei bambini
L’eucarestia domenicale e l’accompagnamento delle famiglie con figli con disabilità
I gesti abituali: inginocchiarsi, non prendersi per mano al Padre nostro, ma levare le mani al cielo
Non i segni inventati!
Anzi semplificare; es. acqua nel Battesimo, es. luce nella Candelora
Le 2 grandi questioni: le preghiere dei fedeli e l’offertorio!
N.B. I Punti seguenti numerati appartengono al testo on-line già citato INIZIARE A CELEBRARE: LA MESSA DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA. Sussidio per la formazione ed il coinvolgimento dei genitori a cura dell’Ufficio catechistico diocesano e dell’Ufficio liturgico diocesano
1/ Accoglienza delle nuove famiglie e benedizione dei catechisti e degli animatori
3/ Commemorazione dei fedeli defunti
6/ I settimana di Avvento o inizio della Novena del Natale
Invitare i nonni
7/ 8 dicembre, festa dell’Immacolata
Alla sera
9/ Messa della Veglia, alla mezzanotte di Natale
Il presepe nelle case
Lì agiscono i papà
A mezzanotte tutti in chiesa!
13/ Festa della Presentazione del Signore
14/ Domenica del tempo ordinario precedente le Ceneri
Preparazione del digiuno
15/ Mercoledì delle Ceneri
16/ III domenica di Quaresima
È la domenica di Quaresima nella quale tradizionalmente si consegna il Credo ai catecumeni giovani e adulti
17/In una domenica di Quaresima: la raccolta del Banco alimentare proposta dalla Caritas diocesana o da altre organizzazioni
19/ Festa del papà, 19 marzo
21/ Giovedì Santo, nella notte
22/ Pasqua
Benedizione della mensa
24/ Per l’estate e gli oratori estivi spostamento alla sera della Messa dell’Iniziazione cristiana
II.2 La scansione temporale del maturare della vita
-le famiglie che decidono per la catechesi
-i ministranti dopo la Comunione
-il passaggio all’adolescenza (cosa è la Cresima)