Uno sguardo diverso sulla Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024 1/ Nu, cantata da Philippe Katerine nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Testo e nota di Andrea Lonardo 2/ Ça ira, cantata dal gruppo Metal Gojira e dalla cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Testo e nota di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 11 /08 /2024 - 22:40 pm | Permalink | Homepage
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1/ Nu, cantata da Philippe Katerine nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Testo e nota di Andrea Lonardo

1.1/ Breve nota di Andrea Lonardo a Nu, di Philippe Katerine

Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Sport e tempo libero.

Il Centro culturale Gli scritti (11/8/2024)

https://www.youtube.com/watch?v=fSUD-KCve8o

Philippe Katerine (pseudonimo di Philippe Blanchard) è un attore e cantante ed è sua la canzone che è stata accompagnata da una discussa coreografia. Come sempre, Gli scritti non intende prolungare polemiche, bensì sottolineare aspetti ben più essenziali che – a torto - vengono dimenticati quando si adopera il meccanismo della contrapposizione che tanto piace invece agli uomini di spettacolo e alla stampa.

Se si legge il testo, vi si legge una riproposizione – probabilmente ignara delle stesse ascendenze culturali – dell’Émile di Rousseau: il filosofo illuminista riteneva che senza l’educazione e la cultura che venivano additate come nemiche, la “natura” buona avrebbe insegnato al “buon selvaggio” una vita buona di crescita personale e comunitaria, pacifica e senza problemi.

Ecco il tema della nudità, paradossale in una coreografia che accentuava invece il “travestimento” e il “travestitismo” – si noti bene che qui tali termine non sono utilizzati in chiave sessuale o gender, bensì a sottolineare l’esagerato colorismo e l’eccesso di vistosità degli abiti indossati, anche dove essi erano portati succintamente.

Una contradictio in terminis direbbero le persone che fanno uso della cultura, ma non gli uomini che amano lo scandalo senza contenuto.

Un grande docente mi introdusse un giorno alla differenza critica fra “nudo” e “spogliato”, spiegando che un kurios greco ed una kore greca sono nudi, mentre le donne de Le Déjeuner sur l’herbe di Manet sono invece “spogliate”, poiché gli uomini che le sono accanto hanno abiti borghesi, e il contrasto evidenzia, senza mezzi termini, che esse sono prostitute. 

La banalità della canzone di Philippe Katerine illude sul fatto che se tutti si fosse nudi non ci sarebbero più guerre o esse non sarebbero mai scoppiate in passato.

Tale superficiale visione delle cose si rivela non solo dinanzi al mondo delle scienze, dove è evidente la lotta per la sopravvivenza di ogni individuo, ben prima che compaia l’uomo, dove il “pesce grande mangia il pesce piccolo” e questi a sua volta fa lo stesso con quello appena più piccolo di lui.

Ma si rivela tale ancor più nel contesto contemporaneo, dove proprio il tema della violenza e del suo rapporto con il vestire poteva almeno essere affrontato in maniera meno banale e insoddisfacente.

È sempre la visione occidentalistica e colonialista, che emerge in brani musicali come questi, che ignora come relazionarsi con tradizioni diverse. Era il tema della guerra, della violenza e dell’odio – e non quello dell’essere nudi -, che andava affrontato, ma con ben altro risalto e con la sottolineatura che lo sport – e non i “travestimenti” – erano un luogo ideale per avvicinarsi ad un dialogo fra le diverse tradizioni con sportivi israeliani e palestinesi, russi e ucraini, iraniani e statunitensi, sciiti e sunniti, ebrei e protestanti, atei e induisti, che avrebbero potuto e dovuto stringersi la mano e adeguare almeno un po’ i propri vestiti e i propri sentimenti gli uni agli altri.

Proprio il contesto internazionale ed una aderenza alle difficoltà del mondo contemporaneo avrebbero dovuto rendere gli autori della Cerimonia inaugurale meno “offensivi” verso quelle culture e quelle religioni che non contemplano la nudità, nemmeno degli arti superiori, per cercare un dialogo con essi e spiragli ben diversi di mediazione.

Si ricordino – per sottolineare il contesto internazionale dei giochi odierni - le due timidissime proteste dell’atleta afghana Kimia Yousofi, una dei sei atleti che hanno gareggiato a Parigi per l’Afghanistan, che ha chiesto “educazione e sport” per le donne del suo paese e dell’altra atleta, Manizha “Bgirl” Talash, membro della squadra dei Rifugiati ma anch’essa afghana, che è stata addirittura squalificata dai giudici olimpici “per aver mostrato un messaggio politico”, precisamente per aver esposto la scritta “Free afghan women” (“Donne afghane libere”).

Un atteggiamento serio avrebbe potuto cercare piuttosto parole e coreografie che indicassero quale mediazione è legittimo proporre in contesti multi-culturali, invece che trattare un tema così impegnativo in maniera così facilona e da gente di spettacolo con impianti mentali occidentalistici e colonialisti, incapaci di avvertire il dramma della storia di altri continenti e tradizioni.

Sul paradosso di una Cerimonia inaugurale che ha sbagliato stile e obiettivi, dimenticando il presente internazionale, cfr. il convincente commento di Giovanni Amico su questo stesso sito: Le Olimpiadi chiedevano una tregua delle ostilità: oggi, invece, non si parla che di gender per distrarre dalla questione della pace. Triste nota di Giovanni Amico.

1.2/ Testo francese di Nu, di Philippe Katerine e da lui eseguito nel Corso della Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024

Est-ce qu'il y aurait des guerres si on était resté tout nu?
Non
Où cacher un revolver quand on est tout nu?
Où?
Je sais où vous pensez
Mais
C'est pas une bonne idée
Ouais

Plus de riches, plus de pauvres quand on redevient tout nu
Oui
Qu'on soit slim, qu'on soit gros, on est tout simplement tout nu
Oui

Vivons comme on est né
Nu
Vivons comme on est né
Nu, tout simplement tout nu
Nu, tout simplement tout nu

Comme le sont les animaux, qui n'en font jamais trop
Ils voient qu'on ressemble trop
À des singes sous des manteaux
Des pélicans avec des chapeaux
Nul

Tout simplement tout nul
Restons nus
Tout simplement tout nu

Il n'y aurait pas eu des guerres si on était resté tout nu
Non
On est toutes sœurs et frères quand on est tout nu?
Mmh

Vivons comme on est né
Nu
Vivons comme on est né

Nu, tout simplement tout nu
Nu, tout simplement tout nu
Tout simplement tout nu
Tout simplement tout nu
Tout simplement tout nu
Tout simplement tout nu

1.3/ Traduzione ripresa dal web e corretta del testo di Nu, di Philippe Katerine e da lui eseguito nel Corso della Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024

Nudi
Ci sarebbero le guerre se fossimo rimasti nudi?
No
Dove nascondere una pistola quando sei completamente nudo?
Dove?
So a cosa stai pensando
Ma
Non è una buona idea

Niente più ricchi, niente più poveri quando diventeremo di nuovo nudi

Che noi sia che tu sia magro, che tu sia grasso, sei semplicemente nudo

Viviamo come siamo nati
Nudi
Viviamo come siamo nati

Nuuuuuuuu
Tutto semplicemente completamente nudo
Nuuuuuuuu
Semplicemente completamente nudo

Come gli animali, che non fanno mai troppo
Vedono che somigliamo troppo alle scimmie sotto i cappotti
Pellicani con cappelli

Semplicemente nudi
Restiamo nudi
Semplicemente nudi

Non ci sarebbero state le guerre se fossimo rimasti tutti nudi
No
Siamo tutti fratelli e sorelle quando siamo completamente nudi?
Mmh…

Viviamo come siamo nati
Nudi
Viviamo come siamo nati

Nuuuuuuuu
Semplicemente nudi
Nuuuuuuuu
Tutto semplicemente nudo
Semplicemente nudo
Semplicemente nudo
Semplicemente nudo
Semplicemente nudo

2/ Ça ira, cantata dal gruppo Metal Gojira e dalla cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Testo e nota di Andrea Lonardo

2.1/ Ça ira, cantata dal gruppo Metal Gojira e dalla cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Testo e nota di Andrea Lonardo

Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Sport e tempo libero.

Il Centro culturale Gli scritti (11/8/2024)

https://www.youtube.com/watch?v=z_OOOkVJK7o

Ça ira è un testo della Rivoluzione francese, noto anche per la versione di Edith Piaf, che la ripeté in un film sull’evento storico - Si Versailles m’était conté -, nel momento in cui i rivoluzionari assalgono il palazzo dove risiedono il re e la regina.

Del testo della canzone esiste una prima versione, quella più antica, dove si ripete che la rivoluzione si farà e che vincerà. Ma ne esiste anche una seconda, ben più dura, dove si canta “Les aristocrates à la lanterne!” – in francese, portare qualcuno “à la lanterne”, cioè “al palo della luce”, significava sostanzialmente “linciarlo”.

È la versione sanculotta che inneggia alla morte dei nemici dei rivoluzionari.

È esattamente questa la versione scelta per la Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024!

L’hanno cantata il gruppo Heavy Metal (o Technical death-metal) Gojira e la cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie.

Due brevi notazioni su tale comparsata.

Innanzitutto lascia sbalorditi non solo la violenza del testo stesso scelto per l’inaugurazione di un’Olimpiade, ma anche la sua coreografia allestita per l’occasione.

Alla Conciergerie, infatti, Ça ira è stato prima “declamato” da un’attrice truccata come se non avesse il collo sulla testa e avesse invece la testa in braccio: insomma la stessa Maria Antonietta decapitata. Durante l’esecuzione della canzone, poi, ad ogni finestra si intravedeva l’immagine della decapitata con la testa fra le mani apparsa ad ogni finestra.

Maria Antonietta trascorse gli ultimi due mesi di vita proprio alla Conciergerie e da lì fu condotta a Place de la Concorde, dove venne decapitata.

Belli i colori della scena, ma perché infierire su chi ha subito la pena di morte? Forse tutto questo poteva essere evitato al mondo intero e durante uno spettacolo di “pace” sportiva.

In secondo luogo quando oggi si canta che “gli aristocratici” debbono essere impiccati a chi precisamente si fa riferimento?

Poiché i nobili non ci sono più, forse è un invito ad impiccare gli uomini di spettacolo, di televisione, gli stessi organizzatori della Cerimonia che avranno guadagnato il loro bel gruzzolo, oppure i giornalisti, o l’Accademia? Oppure è un invito a prendersela con chi governa le idee oggi in Francia?

Chi sono oggi i potenti di Francia a cui bisognerebbe applicare la pena che fu riservata allora alla regina?

Domande che ovviamente non hanno una risposta, perché il mondo dello spettacolo oggi è troppo interessato a stupire e meno ad aiutare a ragionare su ciò che si dice e su ciò che invece andrebbe detto e cantato.

1.2/ Testo di Ça ira, cantata dal gruppo Metal Gojira e dalla cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024

Ah! Ça ira
Ah! ça ira, ça ira, ça ira
Les aristocrates à la lanterne!
Ah! ça ira, ça ira, ça ira
Les aristocrates on les pendra!

[Chanting]
Ah-ça-i-ra
Ah-ça-i-ra 

[Hook]

Oh!
Ah! Ça ira!
Mea culpa!
Ah! Ça ira!
Mea culpa! 

[Chanting]

Ah-ça-i-ra 

[Bridge: Marina Viotti & Joe Duplantier]

Ah! Ça ira, réjouis-toi
Ah! Ça ira, le bon temps viendra
Ah! Ça ira, mea culpa

Let's rejoice, good times will come
Without fear for fire or flame!
No!
Ah! Ça ira! 

[Chanting]

Ah-ça-ira!
Ah-ça-i-ra
Ah-ça-i-ra 

[Outro]

Ah! ça ira, ça ira, ça ira
Ah! ça ira, ça ira, ça ira

1.3/ Traduzione ripresa dal web del testo di Ça ira, cantata dal gruppo Metal Gojira e dalla cantante lirica Marina Viotti alla Conciergerie nella Cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici al lampione [li si impiccherà]
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici li si prenderà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici al lampione [li si impiccherà]
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici li si prenderà!

Mea culpa

1.4/ Le tre versioni del testo secondo Wikipedia che non è stato possibile controllare su fonti originali

Il testo integrale originale in francese

Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Le peuple en ce jour sans cesse répète,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Malgré les mutins tout réussira.
Nos ennemis confus en restent là
Et nous allons chanter «Alléluia!»
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Quand Boileau jadis du clergé parla
Comme un prophète il a prédit cela.
En chantant ma chansonnette
Avec plaisir on dira:
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Suivant la maxime de l'Évangile
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Du législateur tout s'accomplira.
Celui qui s'élève on l'abaissera
Celui qui s'abaisse on l'élèvera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Le vrai catéchisme nous instruira
Et l'affreux fanatisme s'éteindra.
Pour être à la loi docile
Tout Français s'exercera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!

Ah ! ça ira, ça ira, ça ira!
Pierrette et Margot chantent la guinguette
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Réjouissons-nous, le bon temps viendra!
Le peuple français jadis à quia,
L'aristocrate dit: «Mea culpa!»
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Le clergé regrette le bien qu'il a,
Par justice, la nation l'aura.
Par le prudent Lafayette,
Tout le monde s'apaisera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Par les flambeaux de l'auguste assemblée,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Le peuple armé toujours se gardera.
Le vrai d'avec le faux l'on connaîtra,
Le citoyen pour le bien soutiendra.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Quand l'aristocrate protestera,
Le bon citoyen au nez lui rira,
Sans avoir l'âme troublée,
Toujours le plus fort sera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Petits comme grands sont soldats dans l'âme,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Pendant la guerre aucun ne trahira.
Avec cœur tout bon Français combattra,
S'il voit du louche, hardiment parlera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Lafayette dit: «Vienne qui voudra!
Le patriotisme leur répondra!»
Sans craindre ni feu, ni flamme,
Le Français toujours vaincra!
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Il popolo in questo giorno senza sosta ripete,
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Malgrado gli ammutinati tutto riuscirà
I nostri nemici confusi resteran là
E allora noi canteremo "Alleluia!"
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Quando un tempo Boileau del clero parlò
Come un profeta tutto questo predisse.
Cantando la mia canzonetta
Con piacere si dirà:
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Seguendo la massima del Vangelo
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Del legislatore tutto si compirà.
Colui che s'innalza abbassato sarà
Colui che s'abbassa innalzato sarà.
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Il vero catechismo ci istruirà
E il terribile fanatismo si spegnerà.
Per essere docile alla legge
Ogni francese s'eserciterà.
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Pierre e Margot cantano la guinguette
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Rallegriamoci, il tempo felice verrà!
Il popolo francese un tempo ridotto al silenzio
L'aristocratico dice "Mea culpa!"
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Il clero rimpiange il bene che ha
Per giustizia la nazione lo avrà.
Grazie al prudente Lafayette
Ognuno si acquieterà.
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Grazie alle fiaccole dell'augusta assemblea
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Il popolo armato sempre si terrà.
Il vero dal falso si riconoscerà
Il cittadino il bene sosterrà
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Quando l'aristocratico protesterà
Il cittadino in faccia gli riderà
Senza avere l'animo turbato,
Il più forte sempre sarà.
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
I piccoli e i grandi sono soldati nel loro cuore
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Durante la guerra nessuno tradirà
Con cuore ogni buon francese combatterà
Se vede del losco, con coraggio parlerà.
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Lafayette disse "Venga chi vuole!
Il patriottismo loro risponderà!"
Senza temere né fuoco né fiamma
Il [cittadino] francese sempre vincerà!
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Secondo la versione dei sanculotti

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Les aristocrates à la lanterne,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Les aristocrates on les pendra!

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Les aristocrates à la lanterne.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Les aristocrates on les pendra.
Si on n' les pend pas
On les rompra
Si on n' les rompt pas
On les brûlera.
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,

Ah ! ça ira, ça ira, ça ira,
Nous n'avons plus ni nobles, ni prêtres,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
L'égalité partout régnera.
L'esclave autrichien le suivra,
Ah ! ça ira, ça ira, ça ira,
Et leur infernale clique
Au diable s'envolera.

Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Les aristocrates à la lanterne;
Ah! ça ira, ça ira, ça ira,
Les aristocrates on les pendra;
Et quand on les aura tous pendus,
On leur fichera la pelle au c...   

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici al lampione
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici li s'impiccherà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici al lampione
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici li s'impiccherà!
Se non li s'impiccherà
Li si romperà
Se non li si romperà
Li si brucerà
Ah! Si farà, si farà, si farà!

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Non abbiamo più nobili né preti
Ah! Si farà, si farà, si farà!
L'uguaglianza ovunque regnerà
Lo schiavo austriaco lo seguirà
Ah! Si farà, si farà, si farà!
E il loro seguito infernale
Al diavolo andrà.

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici al lampione
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Gli aristocratici li s'impiccherà!
E quando li avremo impiccati tutti,
Gli ficcheremo una pala nel c[ulo]

Strofe improvvisate una mattina sul Campo di Marte durante un acquazzone

Ah ça ira, ça ira, ça ira!
En dépit d'z aristocrat' et d'la pluie,
Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
Nous nous mouillerons, mais ça finira.

Ah! ça ira, ça ira, ça ira!
On va trop bien l'nouer pour que ça s'délie,
Ah! ça tiendra! ça tiendra! ça tiendra!
Et dans deux mille ans on s'en souviendra

Ah! Si farà, si farà, si farà!
A dispetto degli aristocratici e della pioggia
Ah! Si farà, si farà, si farà!
Ci bagneremo, ma finirà

Ah! Si farà, si farà, si farà!
Lo legheremo troppo bene perché possa slegarsi,
Ah! verrà, verrà, verrà!
E fra duemila anni ci se ne ricorderà.