La temperatura e la vita. Della posizione periferica del sistema solare e della terra: è necessaria per la presenza della vita, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Fede e scienza e Cristianesimo.
Il Centro culturale Gli scritti (4/8/2024)
Nella variabilità della temperatura è tutta la possibilità della vita.
L’acqua è presente nelle comete e in molti pianeti, ma lo è nella forma solida. Come ghiaccio. È troppo freddo perché ci sia possibilità di vita.
In altri luoghi è allo stato gassoso, come vapore. Fa troppo caldo perché ci sia la vita.
Quando con Copernico e Galilei si cominciò a comprendere che la terra non era al centro del sistema solare e ci si accorse poi che il sistema solare non era al centro dell’universo, bensì in una posizione estremamente periferica, giustamente sembrò aprirsi un baratro. Allora l’uomo non è al centro, allora la creatura umana non ha importanza, allora è in una posizione periferica dell’universo?
Oggi i dati che provengono dall’analisi evolutiva del cosmo permettono di rileggere diversamente questo “fatto”.
Mai la vita avrebbe potuto avere origine “al centro” dell’universo, lì dove il “grande scoppio” dell’energia produsse l’idrogeno, poiché proprio lì le temperature non l’avrebbero mai resa possibile.
È solo in un luogo estremamente periferico, dove le temperature sono molto più basse e in condizioni stabili, che la vita è possibile.
La vita è possibile solo dove per milioni di anni viene a crearsi e permane un equilibrio che è quello delle odierne stagioni – meraviglia delle temperature!
Dove la primavera e l’estate temperano il freddo crescente dell’autunno e dell’inverno e dove l’autunno e l’inverno moderano il caldo della primavera e dell’estate.
Solo sulla terra ciò fu possibile: l’universo intero ha visto generarsi la vita in questo sperduto angolo dell’universo.
La teologia non esclude la possibilità che esistano altre specie extra-terrestri, ma certo anch’esse saranno non “al centro”; bensì in una sperduta periferia.
Poiché il Creatore tutto ha disposto, perché, dopo spazi e tempi inenarrabili, si creassero le condizioni della vita, così fragili eppure così stabili nei milioni di anni, a motivo di temperature moderate e alternantesi nelle stagioni - anche nella variabilità relativa delle glaciazioni e dei loro opposti torridi.