“Disgustibus”, un monologo per salvare i nostri gusti, di Arianna Porcelli Safonov

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 20 /05 /2024 - 15:55 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito un post dal profilo FB di Arianna Porcelli Safonov, pubblicato il 3/5/2024. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione L’arte di educare.

Il Centro culturale Gli scritti (19/5/2024)

Analizzando i nostri gusti nel corso dei secoli è facile dimostrare che, come invenzione di Dio, ci siamo rivelati un gruppo di stronzi neanche troppo sparuto.

Lo si può facilmente intuire dalle mille possibilità che ci son state regalate, senza avere alcun merito, se non quello di essere riusciti a nascere, e che siamo riusciti a dequalificare con maestria.

Tonnellate di strumenti cognitivi, erbe spontanee, paesaggi, quaderni, animali: tutto a disposizione di creature progettate per essere dotate di gusto estetico, (fatta eccezione per quelli che vivono sulla Riviera Adriatica), che tuttavia, nei secoli, hanno trasformato l’evoluzione della propria specie, in involuzione per il creato.

Alle pernici servite con bacche di mirto e maggiorana abbiamo preferito il sofficino Findus.

Alla crinolina abbiamo preferito i leggings color carne e le magliette con la linguetta della Nike: quale altro animale in natura pagherebbe per andare in giro a sponsorizzare un marchio?!

Alle corse nei boschi a cavallo, oggi si preferiscono quelle nei controviali con la 500 Abarth.

A Lord Byron, Amadeus.

Ad Ildegarda di Bingen, Miley Cyrus.

A Pietro il Grande, Giorgia la piccola.

Il cambiamento dei gusti nei secoli dimostra che l’evoluzione è inversamente proporzionale alla nostra capacità di generare bellezza: più diventiamo contemporanei più sfiguriamo la contemporaneità.

Ci rovineremo la serata parlando anche di questo, l’11 Giugno, al Teatro Romano di Verona.

Per il @festival_della_bellezza

“Disgustibus”, un monologo per salvare i nostri gusti.

Spettacolo adatto anche agli ottimisti.