Delle persecuzioni anti-cristiane nel mondo, la più grande, violenta ed estesa fobia che esista, e del buono uso di essa, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Sacra Scrittura, I luoghi della Bibbia e della storia della chiesa e Per la pace contro la guerra: mitezza e violenza.
Il Centro culturale Gli scritti (1/4/2024)
Vuoi accorgerti di chi è fedele al reale e di chi è ideologico? Basta che ascolti se parla della cristianofobia presente nel mondo.
Basta, al contrario che taccia del fatto che la fede cristiana è la più perseguitata nel mondo – dai paesi islamici, all’India, alla Cina e così via – e ti accorgi che quella persona non ha la minima idea di cosa sia il mondo, di cosa sia la libertà, di cosa sia la politica internazionale, di cosa siano i diritti umani, di cosa siano le fobie e le persecuzioni.
Se non parla delle persecuzioni anti-cristiane è un reazionario. Se non si rende conto di cosa soffrono i cristiani nel mondo non è un ‘progressista, è un intollerante, non è uno che lotta per i diritti umani, ma è un borghese filo-capitalista e qualunquista.
Basta, infatti, che guardi a quando il cristianesimo è minoranza per vedere se ha chiaro cosa è la persecuzione delle minoranze.
Proprio dal confronto da paesi nei quali un determinato pensiero o religione è maggioranza e, al contrario, agli altri in cui è minoranza, ti accorgi se ti sta prendendo per i fondelli, o se ha chiaro cosa voglia dire chiedere giustizia e chiedere che siano osservati i diritti umani.
Il problema di chi non parla delle terribili persecuzioni anti-cristiane è che è fobico, non pluralista, nazionalista, occidentalista, conservatore.
Bisogna fare buon uso delle persecuzioni anti-cristiane. Sia difendendo quei poveri Cristo perseguitati e trattati da cittadini di serie B in tante parti del mondo, non meritevoli degli stessi diritti delle maggioranze dei loro paesi, indagati se fanno outing, perché anche altri divengano cristiani.
Forse il Signore ha permesso secoli di persecuzioni – in diverse regioni del mondo ben più di un millennio – proprio perché oggi tutti si accorgano di cosa è la fede cristiana, della sua forte dolcezza e della sua pazienza.
I cristiani non odiano i loro nemici, non augurano loro disgrazie, non li combattono per eliminarli dai territori in cui vivono.
Non sono nemmeno vittimisti. Anche questo mio breve articolo non genererà nessun tipo di reazione, non genererà prese di posizione, non genererà cortei di indignati contro le persecuzioni anti-cristiane.
Passerà nel silenzio, come nel silenzio passano tutte le persecuzioni dei cristiani nel mondo.
Ma proprio questo silenzio, questa calma così diversa da altre reazioni ribelli e di odio farà capire ancor più cosa è la fede cristiana e come essa sia luce in mezzo al mondo.
Non limitiamoci a parlare dell’ingiusta persecuzione dei cristiani, facciamone un buono uso.
Forse il Signore proprio mostrando qual è l’atteggiamento dei cristiani perseguitati, sta ancora una volta avvicinando a Lui, perché chi è onesto si accorge di qual è il modo peculiare di soffrire e di sperare di un discepolo di Gesù.