1/ L’impunità [su Sanremo, Fedez e cacabandole varie], di Gigi De Palo 2/#metoo e Sanremo. Breve nota di Giovanni Amico
1/ L’impunità [su Sanremo, Fedez e cacabandole varie], di Gigi De Palo
Riprendiamo sul nostro sito un post di Gigi De Palo pubblicato sul suo profilo Instagram il 12/2/2023. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Media ed Educazione. Cfr, in particolare Nella canzone Poco ricco di Checco Zalone l’ironia su Fedez e sui rapper che vivono vendendo la propria immagine. Breve nota di Andrea Lonardo.
Il Centro culturale Gli scritti (12/2/2023)
Quello che non mi piace, a nessun livello, è l’impunità. È vedere che in Italia ci sono figli e figliastri. Che le regole valgono solo per alcuni.
È mostrare ai nostri figli che se ti chiami Fedez puoi fare quello che vuoi, puoi dire quello che vuoi, senza alcuna conseguenza.
Puoi prendere per i fondelli Emanuela Orlandi o andare a regalare soldi in Lamborghini riprendendo in diretta social le reazioni dei beneficiari fregandotene della loro privacy e della loro dignità tanto non cambia nulla.
Puoi festeggiare in un supermercato il tuo compleanno giocando a a tirarti addosso con gli amici pane, frutta e verdura in barba a chi quel cibo non ce l’ha, ma dopo ventiquattro ore è tutto finito…
Puoi ostentare la tua ricchezza e spostarti con Jet privati che inquinano in un’ora di volo quanto dieci persone normali in un anno e poi raccontarti paladino dell’ambiente… puoi mandare messaggi non concordati a Sanremo e il giorno dopo sei comunque sul palco pagato e con il microfono in mano come se nulla fosse…
A me - e lo dico senza mezzi termini - fa paura il fatto che saltino tutte le regole non scritte del vivere civile. Che chi sbaglia, chi si fa solo gli affari suoi, chi pensa che la libertà sia non avere limiti e si comporta come nessuno di noi si sognerebbe mai di fare, non solo non paghi, ma anzi trasformi tutto questo in business e potere mediatico.
Attenzione amici se non esistono più “leggi non scritte”, se alcune persone alla luce del loro potere “social” hanno l’impunità di dire e fare quello che vogliono senza alcuna possibilità di essere criticate o limitate in quella che raccontano essere “libertà”, gli unici che ci rimettono siamo noi.
I comuni mortali che se dicono quello che pensano, in nome del concetto di “libertà” di questi signori, vengono massacrati e messi alla berlina per le loro opinioni.
Perché, fondamentalmente, siano liberissimi di pensarla come loro. Altrimenti siamo automaticamente razzisti, fascisti, comunisti, ignoranti, oscurantisti, nemici della libertà!
2/#metoo e Sanremo. Breve nota di Giovanni Amico
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Giovanni Amico. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. le sezioni Media ed Educazione. Cfr, in particolare Nella canzone Poco ricco di Checco Zalone l’ironia su Fedez e sui rapper che vivono vendendo la propria immagine. Breve nota di Andrea Lonardo.
Il Centro culturale Gli scritti (12/2/2023)
Da Sanremo è lecito aspettarsi non l’ennesima tirata contro gli abusi sulle donne, bensì una specifica denuncia contro tali abusi quando vengono commessi da produttori, registi, attori, cantanti, manager televisivi, gente dello spettacolo.
Ben 124 attrici hanno denunciato in una lettera di essere a conoscenza di abusi avvenuti nel mondo dello spettacolo (cfr. su questo stesso sito la lettera Dissenso comune. Violenza maschile. Si chiama Dissenso comune ed è una lettera manifesto firmata da 124 attrici e lavoratrici dello spettacolo. Per contestare un intero sistema di potere e non (solo) il potente di turno), ma nessun nome è ancora venuto alla luce.
Il mondo dello spettacolo continua a presentarsi come il mondo della libertà, come il mondo dei diritti e delle denunce contro la società italiana, quando è proprio al suo interno che avvengono abusi: a detta di tantissimi, qualsiasi giovane ragazza o ragazzo che prova a fare carriera in quel mondo, le avances e le profferte sessuali si sprecano e solo pochissimi riescono a far carriera senza dover cedere.
Questo ci aspetteremmo, non una generica denuncia sociale contro terzi, bensì una denuncia che coinvolga dall’interno il mondo dello spettacolo, dove tutti, a partire dalle donne, sono sotto ricatto se vogliono emergere.
Da lavoratori interni della televisione ci è stato segnalato che anche uomini debbono sottostare a ricatti affettivi e sessuali di altri uomini, per far parte di una cordata che porti a particine e parti per apparire in video.
Se non ora, quando è lecito aspettarsi denunce sui palchi di spettacoli come Sanremo?