Classico. Storia di come un concetto elitario si fa universale, dal sito Una parola al giorno
Riprendiamo dal sito Una parola al giorno (https://unaparolaalgiorno.it/significato/classico) un testo pubblicato il 26/8/2013. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Letteratura.
Il Centro culturale Gli scritti (5/2/2023)
clàs-si-co
SIGNIFICATO Che riguarda le antiche civiltà greca e latina; tradizionale, tipico; esemplare, eccellente
ETIMOLOGIA dal latino: classicus, cittadino appartenente alla prima classe di censo, e successivamente scrittore di prim’ordine.
Storia di come un concetto elitario si fa universale.
In latino il classico è l’eccellente - poiché appartenente alla classe sociale più elevata, o poiché assimilato a questa. E la cultura classica nel senso di greca e latina, oltre ad essere classica nel senso di esempio di perfezione ed eccellenza, si è rivelata anche una cultura “di classe”, strettamente elitaria, preclusa ai più.
Ma l’eccellenza del classico si è sovrapposta ad un’idea di tradizione, acquisendo un connotato di identità culturale. Il classico è un esempio storico, una radice di cultura.
Se parliamo di musica classica parliamo certo di musica colta, ma anche di una musica che ha avuto un peso adatto a scavare profondamente l’immaginario collettivo di ogni classe sociale; parlando di libri potremo citare un grande classico: la caratura di quel libro starà nella sua capacità di parlare a chiunque in ogni tempo; e non si smetterà mai di sorridere davanti ad una rassicurante gag classica. Per non parlare poi di arredamenti dalla linea classica, di abbigliamenti classici, o di classici esempi.
In altre parole, classico è ciò che ha un valore tanto alto e schietto che spontaneamente diventa tradizionale, diventa cultura condivisa.