Il senso del miracolo della Predica agli uccelli nelle fonti francescane. Breve nota su Alviano ed il silenzio della natura dinanzi al Vangelo predicato da san Francesco, di Andrea Lonardo
Nel Castello di Alviano, una cappella ricorda il miracolo di S.Francesco di Assisi che predica agli uccelli. "Un giorno, recatosi ad Alviano a predicare e salito su un rialzo per essere visto da tutti, chiese silenzio. Ma, mentre tutti tacevano in riverente attesa, molte rondini garrivano, con grande strepito attorno a Francesco. Non riuscendo a farsi sentire dal popolo per quel rumore, rivolto agli uccelli, disse: «Sorelle mie rondini, ora tocca a me parlare, perché voi lo avete fatto già abbastanza; ascoltate la parola di Dio, zitte e quiete, finché il discorso sia finito». Ed ecco subito obbedirono: tacquero e non si mossero fino a predica terminata" (Vita prima di Tommaso da Celano, cap. XXI, 59).
È evidente, in questo testo, quanto sia fallace l'interpretazione riduttiva che vede qui in primo piano l'amore agli animali e in san Francesco quasi un precursore del WWF, mentre l'intenzione del miracolo pone innanzi la centralità del Vangelo di Cristo, Parola di Dio, dinanzi al quale tutto il creato tace, per poterlo ascoltare.
Ed il silenzio della natura testimonia che non solo ai sacerdoti è dato di predicare il Santo Evangelo, ma anche ad ogni cristiano che pure non ha ricevuto il sacerdozio; il miracolo è, cioè, una conferma divina che Francesco, che non è prete, ha il diritto ed il dovere di annunciare Cristo al mondo con la sua predicazione (gli studi moderni convergono nell’individuare in questa direzione il senso del miracolo della predica agli uccelli che troviamo in diverse forme e legato a differenti luoghi nelle fonti francescane). Dinanzi alla parola divina il creato trova il suo vero senso e si apre alla lode di Dio.