Il principio di incarnazione non dipende solo dalla persona di Gesù, ma anche dalla storia di Israele, così come poi dalle storie e dalle lettere degli apostoli, di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 14 /08 /2022 - 13:43 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Sacra Scrittura.

Il Centro culturale Gli scritti (14/8/2022)

Certamente la fede cristiana è caratterizzata dall’assoluta novità dell’incarnazione: Dio si fa uomo e non lo si può trovare se non guardando alla carne di Gesù ed alla carne degli uomini.

Ma ciò è, in maniera incoativa, già vero dell’Antico Testamento.

La complessità delle storie veterotestamentarie, con il loro indistricabile miscuglio di grazia e di peccato, di trame umane e di provvidenza divina, già invitano a comprendere come non si possa trovare Dio e vivere nella fede se non dentro le vicende storiche.

Se ne può avere una versione riassunta e sintetizzata anche solo nelle genealogia di 1 Cr 1-9 e poi di Mt 1, 1-17. In quelle genealogie, così intrise di grazia e peccato, così lunghe negli anni, anzi nei secoli in cui si sono snodate, proprio lì Dio ha agito e si è rivelato.

Tutto sembrava correre verso il nulla e, invece, la storia stava andando verso il suo compimento, verso l’incarnazione del figlio di Dio.

Che benedizione per le nostre vite, così complesse e talvolta irrisolte, che, rilette a partire da queste storie e da queste genealogie, sono gravide di una promessa ben più grande di ciò che noi possiamo sperimentare nell’immediato.

Certo è solo con Cristo che l’incarnazione diviene pienamente realtà. Ma se essa fosse bastata, la fede non si sarebbe radicata anche nell’Antico Testamento: anzi, senza le storie veterotestamentarie l’incarnazione di Cristo sarebbe incomprensibile e solo illusoria. Abbiamo bisogno anche di quelle antiche storie, per capire come Dio, per sua libera scelta, abiti il tempo.