Del principio di non contraddizione dei due dogmi del pensiero unico: il gender e la bontà di ogni religione non cristiana. Breve nota di Giovanni Amico
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Giovanni Amico. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Laicità e diritti.
Il Centro culturale Gli scritti (3/7/2022)
Il principio di non contraddizione è uno dei cardini filosofici: non possono essere vere due tesi opposte. Se due postulati sono in contraddizione solo uno dei due è vero e solo esso deve essere sostenuto.
Contro tale principio si scontra l’ideologia dell’intellighenzia contemporanea: ideologica proprio perché rifiuta di fare i conti con la realtà.
Da un lato, l’ideologia dei “comunicatori” sostiene ad ogni piè sospinto ogni parola o atto di qualsivoglia esponente del gender e amplifica a dismisura qualsiasi parola o atto che vi si opponga, demonizzandolo.
Dall’altro la stessa ideologia dell’intellighenzia sostiene qualsivoglia parola o atto di credenti di religioni diverse da quella cristiana e si oppone veementemente a qualsiasi critica contro tali religioni.
Il principio di non contraddizione entra però in crisi dinanzi a queste due opposte tesi quando sono esponenti di altre religioni, in specie dell’islam, ad assumere durissime posizioni anti-gender.
Il 25 giugno 2022 in Norvegia, la sera prima del Gay Pride, un esponente islamista, Zaniar Matapour, cittadino norvegese di 42 anni di origine curdo-iraniana, ha ucciso due uomini (di 50 e 60 anni, clienti di un locale gay-friendly, il "London Pub") e ferito altre 21 persone: le manifestazioni del giorno dopo sono state annullate su indicazioni della polizia che temeva ulteriori atti di violenza.
Ebbene di tale gravissimo atto non si è quasi avuta menzione nei quotidiani italiani. Se, invece, l’attacco fosse stato portato avanti da gruppi di destra l’eco sarebbe stata enorme.
Insomma, quando i due dogmi entrano in contraddizione si sceglie il silenzio, si preferisce tacere dell’odio anti gender, pur di non intaccare l’altro dogma, senza nemmeno dare spazio ad un minimo dubbio sul fatto che i due dogmi possano sussistere insieme.
Il pensiero ideologico dichiara in maniera ossessiva che il cristianesimo avrebbe una visione anti-gender, mentre non si pone minimamente la questione se altre religioni abbiano una visione molto più marcatamente anti-gender, perché l’ammissione di tale verità minerebbe l’impianto ideologico costruito a prescindere dalla realtà.