Il fatto che si parli sempre più dell’ingresso di altri paesi nella NATO è la prova di ciò che era chiaro fin dagli inizi della guerra: il Donbass sarebbe stato perso, con molti morti inutili sia da parte ucraina che da parte russa, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Per la pace contro la guerra: mitezza e violenza.
Il Centro culturale Gli scritti (3/7/2022)
Il fatto che si parli sempre più dell’ingresso di altri paesi nella NATO - al di là del grave pedaggio che comporterà contro i curdi - è innanzitutto la prova di ciò che avevamo intravisto, insieme agli osservatori più attenti e imparziali. Il Donbass sarebbe stato perso, con molti più morti inutili, sai da parte ucraina che da parte russa ed ora bisogna dare alla stampa l’immagine di una guerra utile in cui l’occidente sarebbe stato profetico, mentre è assurdo ciò che la NATO ha fatto, come ha ricordato anche il papa.
Il che non toglie che i russi abbiano avuto torto marcio ad invadere, ma, come insegna la saggia dottrina della Chiesa, molto più saggia delle visioni dottrinali della destra e della sinistra, le guerre si “possono” fare solo se c’è non solo un ingiusto attacco, ma anche una seria probabilità di vittoria.
Nel frattempo l’Europa ha continuato a fare l’unica cosa che avrebbe dovuto interrompere e cioè acquistare gas e petrolio russo. Anche se ora si sbandiera il fatto che l’ingresso di tale materie dalla Russia diminuirà, è evidente che l’Europa ha dato armi ai russi, mentre pagavamo loro il petrolio e davamo loro soldi, senza mai affermare chiaramente che, dinanzi a grandi tensioni, bisogna fare sacrifici e non inviare armi!
Il capitalismo pensa sempre che tutto si possa risolvere con i dollari e il denaro, mentre ciò che serve è il sacrificio, anche delle materie prime.