Addio tv tradizionale, «ascolti» ai minimi da 18 anni: il pubblico si sposta sullo streaming, di Corinna De Cesare
Riprendiamo da Il Corriere della Sera del 2/11/2021 un articolo di Corinna De Cesare. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Educazione e media.
Il Centro culturale Gli scritti (27/2/2022)
Mtv, azzeccandoci, la scelse nel 1981 come prima canzone delle sue trasmissioni. Quarant’anni dopo «Video killed the radio star», per stare nel giusto, dovrebbe essere «Netflix killed the tv star». Ma anche Prime, Disney+, la lista è lunga.
A ottobre gli ascolti della tv tradizionale sono scesi di ben 2,5 milioni nella fascia 20.30-22.30 rispetto a un anno fa, raggiungendo in media i 23,1 milioni di spettatori. Un dato che rappresenta meno del 40% della popolazione totale, qualcosa che non avveniva da 18 anni.
Un dato sorprendente che fa i conti con il post pandemia ma anche con i nuovi modi di fruire dei contenuti di intrattenimento. Tutti gli editori registrano il segno meno con una diminuzione che investe l’intera giornata: 9,5 milioni, 1 milione in meno su ottobre 2020, il dato più basso degli ultimi 11 anni (dal 2010 non si scendeva sotto i 10 milioni).
Tendenze che emergono dalle elaborazioni dati Auditel dello Studio Frasi dove a crescere sono soltanto le «Altre», con + 10,6%: Netflix (trascinata dal fenomeno Squid Game), Amazon Prime, Disney+ and company, come dimostra il raddoppio degli ascolti tra i possessori di smart tv connesse (+93,9%).
«Anche se lentamente, le famiglie stanno acquistando i nuovi televisori: tra ottobre 2020 e ottobre 2021 l’ascolto per almeno un minuto da tv connesse è quasi raddoppiato, passando da 11,6 milioni a 21,8 milioni», spiega Francesco Siliato, responsabile dell’Osservatorio Tv dello Studio Frasi.
«Passare dal vecchio al nuovo televisore spinge a curiosare, a scoprire le piattaforme di vecchi e nuovi broadcaster, le offerte di contenuto, gratuite o a pagamento. Tuttavia la sensazione di fine pandemia spinge verso il mondo fuori casa: alla tv si è già dedicato anche troppo tempo tra lockdown e timore di uscire».
Ma a vedersela peggio - stando a queste rilevazioni - sono le reti tematiche del servizio pubblico, penalizzate tra l’altro dal non essere più visibili sui vecchi televisori con l’eccezione di RaiNews24: -16% sia nell’intera giornata che in prima serata. Tutto a vantaggio delle nuove piattaforme che raggiungono 1,8 milioni in prime time, pari al 7.9%. Quota che sale al 14% tra i possessori di smart tv.
E così il mese di ottobre 2021 merita la maglia nera negli ascolti degli ultimi 11 anni: è dall’ottobre 2010 che l’ascolto del giorno medio non scendeva sotto i 10 milioni. Ancora più netto l’abbandono in prima serata. Se l’anno scorso nel mese di ottobre ben 62 programmi televisivi avevano superato i 5 milioni di ascolto, quest’anno solo 25; i furono 39 telegiornali (31 edizioni del Tg1 e 8 del Tg5), quest’anno sono 17 (tutti Tg1). E alle otto fiction che a ottobre 2020 erano sopra i 5 milioni, quest’anno se ne affaccia soltanto una: Imma Tataranni, riuscita nell’impresa, anche se spostata al martedì dalla classica domenica.