Plastica già riciclata e non plastica riciclabile. Di chi utilizza plastica per riciclarla ci interessa, della riciclabile al 100% non ci interessa niente. Della questione ecologica della plastica (penne, shampoo, rasoi, copri-cellulare, piatti e bicchieri, articoli cinesi e consimili, accendini, bibite varie e così via) e del loro riciclo. Breve nota di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Ecologia. Sulla questione, vedi Dodecalogo non politicamente corretto del cittadino ecologico, di Giovanni Amico.
Il Centro culturale Gli scritti (7/11/2021)
È assurdo che tutti si preoccupino delle bottigliette di plastica per l’acqua e non si preoccupino contemporaneamente – solo per indicare alcuni oggetti d’uso comune – di penne, shampoo, rasoi, copri-cellulare, piatti e bicchieri, articoli cinesi e consimili, accendini, bibite varie e così via.
Ma ciò che è ancora più assurdo è che si pongano in ogni città cassonetti per il riciclo e non si obblighi piuttosto chi produce oggetti di plastica ad utilizzare per essi plastica riciclata!
Questo è il comportamento che andrebbe premiato: se una ditta produce penne da scrivere di plastica o bottigliette di bibite di plastica o accendini di plastica con plastica riciclata, ecco che a questo rappresenterebbe la svolta.
Gli stati dovrebbero verificare se è conveniente economicamente utilizzare plastica riciclata ed intervenire con aiuti economici dove non fosse conveniente in maniera da non produrre ulteriore plastica, bensì utilizzare quella che è già in commercio.
Se si vede quanto è scritto su di una bottiglietta di plastica qualsiasi che finge di presentarsi come green, si vede bene che tale intento non corrisponde alla realtà, perché solo una minima parte della plastica proviene dal riciclo, mentre la maggior parte è prodotta ex-novo.
Ma perché non si parla seriamente delle questione? Il riciclo della plastica è possibile ed è economicamente possibile? Sta già avvenendo con la raccolta differenziata? E allora perché si produce sempre nuova plastica. Oppure la lotta alla plastica viene condotta in apparenza, ma nella sostanza ci si limita a dei simboli episodici come le bottigliette d’acqua, mentre una prospettiva globale non è minimamente intaccata?