Iscrizioni dei mosaici con le storie della Vergine di Pietro Cavallini, in Santa Maria in Trastevere a Roma
Riprendiamo sul nostro sito le iscrizioni medioevali che accompagnano i mosaici con le storie della Vergine di Pietro Cavallini in Santa Maria in Trastevere, con la traduzione curata dal prof. Paolo Angelucci. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Roma e le sue basiliche.
Il Centro culturale Gli scritti (12/9/2021)
I versi delle iscrizioni dei mosaici del Cavallini in Santa Maria in Trastevere furono probabilmente composti da Jacopo Stefaneschi, colui che commissionò a Giotto il cosiddetto polittico Stefaneschi per l’altare maggiore della basilica di San Pietro.
Jacopo era fratello di Bertoldo, colui che commissionò, invece, i mosaici del Cavallini in Santa Maria in Trastevere.
L’attribuzione dei versi a Jacopo Stefaneschi venne già sostenuta da De Rossi nel 1899 e poi, in tempi più recenti, da Hetherington che li ha individuati in un manoscritto: certo è che tale manoscritto, il BNF, Lat. 5931, ff. 95r-102r, contenente tre componimenti in versi ed uno in prosa in lode della Vergine, riporta sei esametri pressoché identici alle iscrizioni del mosaico (ibid., ff. 101v-102r, pur con qualche variante), così come riporta i versi dell’iscrizione dedicatoria (cfr. su questo S. Riccioni, in S. Romano, Apogeo e fine del medioevo, Milano, Jaca, 2017, pp. 171 e 177, con relativa bibliografia).
1/ Nascita di Maria
HVMANI GENERIS SATOR ET QVI PARCERE LAPSIS +INSTITVIS MACVLAS VETERIS RVBIGINIS AVFER ARGENTO • THALAMVS TIBI SIT QVO VIRGO REFVLGENS
Tu che sei il Creatore del genere umano e che insegni a perdonare i peccatori, togli le macchie dell’antica ruggine dall’argento: abbi un talamo nel quale ci sia una Vergine splendente (senza le macchie del peccato)!
2/ Annunciazione
TVQ[UE] SVPER CVNCTAS BENEDICTA PVERPERA: SALVE: VIRGVLA QVE SPONSVM NESCIS QVAM GRATIA SACRI: FLAMINIS IRRADIAT • CELO MARIS ANNVE SYDVS:
Salve a Te, che sarai Madre e benedetta più di ogni altra! Piccola Vergine che non conosci lo Sposo, te che la Grazia del Santo Sacerdote irradia, dì il tuo sì al Cielo o Stella del Mare!
3/ Natività
IAM PVERVM • IAM SVMME PATER POST TEMPORA NATVM: ACCIPIMVS • GENITVM TIBI QVEM NOS ESSE COEVVM:CREDIMVS • HINCQ[UE] C[O]LEI SCATVRIRE LIQVAMINA TYBRIM:
Ecco già il Bambino: lo accogliamo, o Sommo Padre, nato dopo i mesi stabiliti! Per Te hai generato Colui che noi crediamo con Te da sempre coesistente e da qui (dalla mangiatoia), crediamo che il Tevere faccia scaturire fiumi d’olio.
4/ Adorazione dei Magi
GENTIBVS IGNOTVS STELLA DVCE NOSCITVR INFANS IN PRESEPE IACENS CELI TERREQ[UE] PROFVNDI CONDITOR • ATQ[UE] MAGI MYRRAM THVS ACCIPIT AVRVM
Ignoto alle genti, grazie alla guida di una stella viene conosciuto, adagiato in una mangiatoia, il Neonato, Creatore del profondo cielo e della terra: e la mirra, l’incenso, l’oro del Mago (dei Magi) riceve.
5/ Presentazione al Tempio
SISTITVR IN TEMPLO PVER • ET SYMEONIS IN VLNAS ACCIPITVR • CVI DANDA QVIES • NAM LVMINA SERVI CONSPEXERE DEVM • CLARVM IVBAR OMNIBVS ORTVM
Il Fanciullo è presentato al Tempio e accolto nelle braccia di Simeone, al quale è ormai tempo di concedere il riposo: infatti gli occhi del servo hanno visto Dio, la Luce chiara apparsa per tutti.
6/ Dormitio Virginis
+ AD SVMMVM REGINA THRONVM DEFERTVR IN ALTVM: ANGELICIS PR[A]ELATA CHORIS CVI FESTINAT IRE FIILIS OCCVRRENS • MATREM SVPER AETHER PONIT.
È condotta in alto la Regina, preceduta dai Cori angelici, al sommo trono, verso il quale si affretta per correre in aiuto dei Suoi figli. (Gesù) colloca la Madre al disopra dell’etere.