Il Concordato, figlio del Risorgimento che ha voluto Roma capitale. Breve nota di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 20 /09 /2021 - 10:36 am | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Il Risorgimento e Roma e le sue basiliche. Cfr. in particolare Roma è una città antiquata o provinciale dinanzi alle altre metropoli europee o mondiali? Qual è l’identità di Roma? Che idea di città per Roma? Di un’intuizione di Roma, di Andrea Lonardo.

Il Centro culturale Gli scritti (20/9/2021)

Come si è più volte ricordato su questo sito, il Risorgimento italiano è il migliore processo di transizione che si sia avuto fra il mondo “antico” e il moderno, fra tutti gli analoghi sviluppi delle nazioni europee e non solo.

Il Risorgimento comprese bene che Roma doveva essere la capitale e che l’intero Stato Pontificio (e in particolare l’odierno Lazio) dovevano essere annessi, ben sapendo così di volere la Chiesa al suo interno.

Roma non venne scelta solo per il suo passato latino e imperiale: Roma venne scelta perché Roma è anche la Roma cristiana e perché tale Roma è sempre stata un faro prima che per l’Europa intera per la nazione italiana. Anzi l’Europa è nata a motivo della Roma cristiana, con l’invio di monaci nelle isole beritanniche, come fra i germani, come nelle “terre basse”, come nella penisola scandinava, come fra gli slavi.

Il Risorgimento avrebbe potuto costituire la nazione italiana senza il Lazio, ma non si concepì senza Roma capitale, ben sapendo che Roma era anche la città del papa.

Ed aveva ragione: perché questa è l’Italia. L’Italia non è solo una mera idea, ma è un costrutto storico nel quale Roma, il papa e la Chiesa sono decisivi al pari della laicità e anche dell’anticlericalismo. Anzi la laicità e la fede sono un binomio indissolubile: in nessun altra cultura del mondo ci sono la laicità e la fede come nei paesi dove esiste la fede cristiana.

Tutto ciò che ne consegue, fino ad oggi, è frutto del Risorgimento che fu consapevole di questo e lo volle.

Non per niente fu Cavour a porre i crocefissi nelle scuole e a volere che si insegnasse religione cattolica nella nuova scuola risorgimentale.

Certo le tradizioni possono cambiare, è finito l’impero romano, non esistono più gli imperi Incas e Maya, non esiste più il paganesimo, è crollato il comunismo, potrebbero un giorno non esserci più la Cina o gli States: Roma è moderna proprio perché sa della transitorietà del tutto, è relativista nell’intimo, perché tutto è relativo dinanzi a Roma stessa. Ma, ad oggi, l’Italia è questo connubio felice, dove laicità e fede vivono, si provocano e crescono insieme e la nazione è lo specchio di ciò che sono gli italiani e la loro storia. Perché il popolo è sovrano.