L’importanza delle istituzioni e delle strutture. Breve nota di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 09 /08 /2021 - 22:37 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, cfr. la sezione

Il Centro culturale Gli scritti (8/8/2021)

1/ Il caso più eclatante: il papato

Gli anni che stiamo vivendo stanno mostrando quanto siano decisive le istituzioni e quanto siano necessarie, se ben interpretate.

Tutti stanno riscoprendo l’importanza del papato. È forse il caso più evidente che ci dice oggi dell’importanza delle istituzioni. Jorge Mario Bergoglio era un noto arcivescovo nel suo paese, ma in nessuna parte del mondo, prima della sua elezione era conosciuto e incideva.

Oggi è una figura la cui parola e la cui testimonianza sono ascoltate nel mondo intero.

Il suo ministero è una riprova della bontà dell’istituzione pontificia e del primato di Pietro, voluto da Gesù 2000 anni fa: la tradizione di 2 millenni ha concorso a modellare limiti e possibilità di quell’istituzione e ancora oggi ne vediamo i frutti.

2/ Un caso conosciuto per esperienza: la pastorale universitaria

Chi si occupa di pastorale universitaria sa bene che puoi avere persone brave quanto vuoi, ma, se esse non hanno una struttura come una cappella o una sala studio che permetta loro di incontrare studenti e docenti nei pressi dell’università in cui lavorano, non riusciranno nel loro lavoro.

All’opposto, se qualcuno ha in affidamento vuoi una cappella all’interno dell’università, vuoi un luogo analogo immediatamente fuori, con una sala studio, con la possibilità di accogliere le persone all’ora di pranzo, tutto cambia. Se anche un presbitero fosse meno in gamba di uno che non ha una struttura adeguata, sarà la struttura a fare la differenza.

Si noti bene: non che non conti l’amore del prete all’università e alla cultura, ai docenti e agli studenti, ma il desiderio di dialogo con loro porta con sé l’esigenza di una “casa” nella quale tale incontro possa avvenire e dove ci si possa riconoscere e frequentare, dove ognuno possa via via portare nuovi compagni di viaggio.