La sintesi del lavoro di ascolto del quartiere dell’équipe pastorale della parrocchia di San Tommaso Moro

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 26 /07 /2021 - 00:03 am | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito la sintesi elaborata dall’équipe pastorale della parrocchia di San Tommaso Moro nell’ascolto delle potenzialità e delle criticità del quartiere. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, cfr. la sezione Nelle nostre città.

Il Centro culturale Gli scritti (25/7/2021)

RISORSE

1/ Vicinanza all’Università

2/ Disponibilità di spazi per la comunità

3/ Identità di quartiere

4/ Vivacità della società civile

CRITICITÀ

1/ Afflusso da Università/CNR

2/ Afflusso notturno (CD “movida”)

3/ Scuole non attrattive

4/ Presenza persone senza fissa dimora

5/ Numero limitato dei volontari a disposizione/poche sinergie fra associazioni

Il territorio della Parrocchia è caratterizzato da un afflusso di persone ad ogni ora del giorno (Università, uffici, caserme, ospedali, vita notturna) che supera di un ordine di grandezza la popolazione residente.

Questa circostanza non è stata sinora tenuta presente nel dimensionamento dei servizi e, di conseguenza il quartiere, che potrebbe godere del vantaggio di essere relativamente tranquillo e isolato anche se centrale, soffre di gravi carenze in termini di gestione del ciclo dei rifiuti, del traffico, dei parcheggi, dell’assistenza alle persone più fragili, del mantenimento dell’ordine pubblico (rispetto della quiete e sicurezza). La grande maggioranza dei residenti vive con disagio questa situazione.

I residenti costituiscono una comunità eterogenea, composta da una componente “storica” divisa a sua volta fra famiglie che hanno acquisito uno stile di vita da “classe media” e altre che hanno mantenuto un carattere più “popolare”. Un’altra componente è costituita da professionisti e lavoratori insediatisi negli ultimi decenni per godere della vicinanza con gli uffici e le istituzioni limitrofe. Inoltre, si rileva una nutrita presenza di persone, più o meno giovani,  attratte dall’immagine “alternativa” artistica e politica che contraddistingue il quartiere. C’è una forte incidenza di studenti fuori sede, ridottasi con la pandemia.  Infine è da rilevare una presenza di soggetti dediti ad attività illecite (furti e spaccio).

Il sistema scolastico opera a i tutti i suoi livelli, ma c’è da far notare il fenomeno di migrazione, verso istituti in altri quartieri, di scolari di molte famiglie che ritengono “non attrattivi” quelli del territorio,  probabilmente più per difficoltà di integrazione sociale che per la qualità del corpo insegnante.

Significativa è lo stazionamento nel territorio di persone senza fissa dimora.

Un’altra caratteristica è la presenza di una vivace società civile, composta da  molte associazioni di carattere sociale, culturale e politico che però tendono a operare, il più delle volte, in modo indipendente fra loro.

Di fronte a questa situazione, la parrocchia potrebbe cogliere l’opportunità di approfondire la conoscenza e stabilire legami con i residenti, in particolare con le famiglie con bambini ed adolescenti, facendo leva sulla disponibilità degli spazi (parco, campetti), risorsa rara in quartiere, e provando ad interagire con maggiore efficacia con gli istituti scolastici e le associazioni dei genitori.

Grande opportunità, in parte già colta, è la vicinanza con l’Università per il coinvolgimento degli studenti, romani e fuori sede.

Di grande importanza, per rafforzare il ruolo della parrocchia e per il bene del quartiere, è la collaborazione con le organizzazioni della società civile, in particolare con quelle di volontariato, aiutandole a superare individualismi e personalismi.