Il perché della vittoria dell’Italia agli Europei 2020, una squadra umile e senza prime donne, nella quale tutti sono stati capaci di soffrire e di dare il massimo, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, cfr. la sezione Sport.
Il Centro culturale Gli scritti (25/7/2021)
L’Inghilterra era più forte dell’Italia. Forse anche la Spagna. E non sono stati solo i rigori a dare la vittoria all’Italia in quelle due occasioni. È stata la consapevolezza di dover essere umili. Dinanzi a dei colossi, come la Spagna e l’Inghilterra, l’Italia è stata umile.
Sapeva di dover lottare pallone su pallone senza mollare, anche dopo il goal iniziale dell’Inghilterra. Nessuno si è scoraggiato, ma tutti si sono rimboccati le maniche.
Molto importante è stato anche, in questa nazionale, il non avere prime donne. Tutti hanno dato il massimo, senza che ci fosse qualcuno a fare più degli altri, nessuno ad essere insostituibile. E tutti hanno accettato i cambi, così come hanno accettato che venisse modificato il proprio ruolo nel corso delle partite stesse, continuando a dare il massimo.
Non c’era arroganza, supponenza, c’era solo la consapevolezza che, per vincere, bisognava dare il massimo dinanzi ad avversari più forti, e restare umili. Tale è stato anche lo stile dell’allenatore, che ha saputo infondere serenità alla squadra proprio nei momenti difficili.