È vero che la Chiesa non è il Regno, ma a maggior ragione non è il mondo ad essere il Regno! Nota teologica di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Cristianesimo ed Ecclesiologia.
Il Centro culturale Gli scritti (11/7/2021)
1/ Alcuni decenni fa l’affermazione “La Chiesa non è il Regno, il regno è più grande e diverso dalla Chiesa” era un leitmotiv ripetuto frequentemente teso a non identificare mai il Vangelo nella concreta Chiesa che cercava di viverlo. Il Regno era – ed è – oltre la Chiesa ed essa deve tendere a viverlo e a realizzarlo, senza mai riuscirsi appieno.
A maggior ragione il tentativo di dire che il Regno è il mondo fuori dalla Chiesa deve essere rifiutato. Deve essere rifiutato che il Regno è ciò che gli uomini di buona volontà realizzano concretamente, non solo perché allora, a maggior ragione, bisognerebbe tornare a dire che il Regno è alla portata umana e che i cristiani lo realizzano in terra, ma molto più perché il Vangelo sempre supera ogni concreta esistenza storica individuale o comunitaria.
Il Regno è oltre il mondo, non solo nel senso che è alla fine dei tempi, ma anche nel senso che il Vangelo è sempre oltre ciò che storicamente è possibile realizzare in un determinato periodo e sempre il Vangelo critica la Chiesa e il mondo di una determinata epoca.
Non solo nella Chiesa, ma anche nel mondo ci sono un’infinità di storture e identificare il Regno con la Chiesa o con il mondo sarebbe follia. Nel cuore di ogni società e di ogni uomo esistono storture e l’annuncio che il Regno è oltre permette di combatterle e di sanarle via via con l’aiuto della grazia.
Negare l’identificazione fra il mondo e il Regno non significa che si debba tornare a identificare il Regno con la Chiesa. Il regno di Dio, infatti, è presente in Cristo: Cristo è il Regno in persona. Dove egli può regnare sia nella Chiesa che nel mondo – entrambi bisognosi del Signore Gesù – inizia l’appartenenza al Regno.
2/ Un’altra insistenza di alcuni decenni fa era che, giustamente, ci fossero germi del Regno fuori della Chiesa. La Chiesa non poteva pretendere che lo Spirito Santo operasse solo in essa e i credenti, se comprendevano la grandezza dell’opera dello Spirito, non potevano dimenticare che esso operava anche al di fuori della Chiesa – è l’antichissima e straordinaria visione patristica dei logoi spermatikoi, già di Giustino martire.
A maggior ragione chi vede l’opera dello Spirito fuori della Chiesa deve vederlo anche nella Chiesa. Se è giusto che la Chiesa colga la presenza dello Spirito al suo esterno, è bene che chi lo vede all’esterno ne colga la vitalità e i doni dentro la Chiesa, altrimenti si cadrebbe nell’assolutismo opposto a quello che si voleva combattere in quei decenni.
Lo Spirito opera nella Chiesa, anche se non solo, ed è già presenza del Regno.