1/ Francia. Da un parcheggio emerge la più importante abbazia merovingia: un museo in loco per ammirarla. Inaugurata in Borgogna l'Ecclesia: lavori stradali hanno fatto affiorare per caso i resti dell'antica comunità religiosa di Luxeuil, creata da Colombano e Valdeberto: 350 tra sepolcri e sarcofagi in pietra e le fondamenta di una chiesa del VI secolo. Una struttura in metallo, legno e vetro, creata in loco, permetterà di osservare il sito nella sua estensione, di Arturo Cocchi 2/ L’Abbazia di Luxeuil
1/ Francia. Da un parcheggio emerge la più importante abbazia merovingia: un museo in loco per ammirarla. Inaugurata in Borgogna l'Ecclesia: lavori stradali hanno fatto affiorare per caso i resti dell'antica comunità religiosa di Luxeuil, creata da Colombano e Valdeberto: 350 tra sepolcri e sarcofagi in pietra e le fondamenta di una chiesa del VI secolo. Una struttura in metallo, legno e vetro, creata in loco, permetterà di osservare il sito nella sua estensione, di Arturo Cocchi
Riprendiamo da Repubblica del 31/5/2021 un articolo di Arturo Cocchi. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per ulteriori testi, cfr. la sezione I luoghi della Bibbia e della storia della Chiesa.
Il Centro culturale Gli scritti (28/6/2021)
Nel cuore della piccola città medievale di Luxeuil-les-Bains, nell'estremo nord-est della Borgogna, i gargoyle rinascimentali da qualche giorno scrutano un grande scrigno di vetro, legno e metallo che protegge uno dei più importanti siti merovingi d'Europa.
Questa struttura dall'apparenza ipermoderna, che ha aperto ai visitatori da qualche giorno, espone un vero e proprio tesoro: 150 sarcofagi di pietra, molto ben conservati, che risalgono all'epoca in cui questa località era sede di uno dei grandi centri monastici della Gallia Alto-medievale. Il "museo" per lungo tempo non è stato altro che il parcheggio pubblico centrale di questo piccolo comune di meno di 7mila abitanti, fino a quando ordinari lavori stradali hanno casualmente portato alla luce i primi reperti archeologici, che hanno rivelato che la chiesa dell'abbazia di Luxeuil, una delle più importanti d'Europa tra il VII e il X secolo, si trovava proprio lì sotto.
Gli scavi che si sono susseguiti a partire dal 2008 hanno via via fatto affiorare le tracce di una storia antica di quasi duemila anni: un quartiere di case romane del I-III secolo, una necropoli pagana del IV secolo, una basilica paleocristiana del V-VI secolo, in seguito ingrandita per essere trasformata nella cripta di St. Valbert nel 670. Ricostruito e modificato nel corso dei secoli, l'edificio religioso fu definitivamente distrutto poco dopo la Rivoluzione Francese, nel 1797.
Borgogna. Un museo in loco sui resti della più importante abbazia merovingia
Ad oggi sono venute alla luce circa 350 sepolture, di cui 150 sarcofagi di pietra. "Il gran numero di sarcofagi merovingi, e il loro ottimo stato di conservazione" conferiscono al sito - classificato monumento storico dal 2010 - la classificazione di "eccezionale", secondo Sébastien Bully, il ricercatore in carica per gli scavi, condotti congiuntamente dal Centro nazionale della ricerca scientifca e dall'Università di Borgogna. Per valorizzare il tutto, l'amministrazione locale ha affidato all'architetto Michel Malcotti la progettazione di un edificio capace di accogliere il pubblico, un vero e proprio museo sul sito. Battezzato l"Ecclesia", è stato innalzato sopra il luogo degli scavi, con una livrea contemporanea. Una struttura portante in metallo permette ai visitatori di ammirare i resti nella loro estensione. "Con 700 metri quadri di superficie, è uno dei più importanti centri di divulgazione di archeologia alto-medievale in Francia", rimarca l'archeologo. Tra le fondamenta ancora ben percettibili della chiesa, i sarcofagi di pietra tappezzano letteralmente il suolo. Sono tutti disposti verso Oriente, perché i defunti, "potessero vedere direttamente Gerusalemme al momento della resurrezione", spiega la guida Florence Chapon. Alcune parti di scheletro sono ancora visibili, ma la maggior parte è stata prelevata per essere studiata.
Gli archeologi hanno anche messo alla luce la cripta di San Valdeberto (Valbert), il terzo abate di Luxeuil, le cui ossa sono disseminate in tutta Europa come reliquie. I ricercatori pensano che la fondazione dell'abbazia, opera dell'abate irlandese Colombano, sia stata intrapresa, alla fine del VI secolo, per volere del re di Borgogna, che intendeva così controllare una regione di confine tra diversi regni. La comunità guidata da San Colombano divenne ben presto uno dei centri monastici più importanti della Gallia merovingia. "I ritrovamenti hanno permesso di rivedere in profondità le condizioni della fondazione del monastero, di comprendere l'evoluzione sia architettonica che liturgica della chiesa di San Martino, attorno alla tomba di Valdeberto e di reinterpretare la storia della città sotto una nuova luce - spiega ancora Bully. Il racconto della vita di San Colombano, scritto negli anni attorno al 640, lasciava intendere che il religioso fosse arrivato trovando una città in rovina, e che sia stato lui stesso a convertire la regione al cristianesimo. Ora, gli scavi dimostrano che Luxeuil non era mai stata abbandonata, e che aveva già delle chiese quando arrivò Colombano.
Consapevole del valore delle scoperte, l'amministrazione locale - spiega lo stesso sindaco Frédéric Burghard - ha concepito l'Ecclesia come "un punto di ancoraggio e di apertura sull'insieme del patrimonio storico di Luxeuil-les-Bains, dall'epoca gallo-romana a quella contemporanea".
2/ L’Abbazia di Luxeuil
Riprendiamo dal sito Cathopedia, l'enciclopedia cattolica la voce L’Abbazia di Luxeuil aggiornata al 20/6/2021 con alcune nostre correzioni di errori di battitura. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per ulteriori testi, cfr. la sezione I luoghi della Bibbia e della storia della Chiesa.
Il Centro culturale Gli scritti (28/6/2021)
Il monastero di Saint-Pierre et Saint-Paul de Luxeuil si trova a Luxeuil-les-Bains nei Vosgi francesi. Venne fondato nel 590 da san Colombano, ciò permise, all'antico insediamento romano Luxovium di rivivere per un secolo. Durante le scorribande dei Saraceni subì una nuova distruzione, con Carlo Magno venne riedificato e la vita monastica venne regolata non più sotto la regola di san Colombano, ma di San Benedetto.
Il monastero fu rinomato per il suo scriptorium, attivo probabilmente sin dalla fondazione, fu probabilmente il luogo di nascita della prima scrittura carolingia minuscola, con ornamenti improntati alla grammatica decorativa irlandese. Uno dei manoscritti più conosciuti probabilmente redatto in questo monastero e il Lezionario di Luxeuil detto Lectionarium gallicanum della fine del XII secolo.
Storia
Lectionnarium gallicanum . Manoscritto Latino 9427. (f° 144) della Bibliothèque Nationale.
Fondato dal missionario irlandese Colombano tra il 585 e il 590, sulle rovine di una città con terme romanae distrutta da Attila nel 451.
Grazie alla benevolenza e ai doni del re merovingio Childeberto II fu possibile costruire, riutilizzando il materiale degli antichi templi caduti in rovina, edificare un monastero consacrato a Cristo.
«Ut, ubi olim prophano ritu veteres coluerunt fana, ibi Christi figerentur arae et erigerentur vexilla, habitaculum Deo militantium, quo adversus aërias potestates dimicarent superni Regis tirones»
La chiesa abbaziale venne consacrata a San Pietro e San Paolo e sotto l'impulso intellettuale dei monaci irlandesi l'abbazia divenne rapidamente uno dei monasteri più importanti del centro Europa. La comunità monastica era così numerosa che la liturgia poteva essere celebrata ininterrottamente giorno e notte nella laus perennis, come già si faceva nell'Abbazia di San Maurizio.
Colombano venne esiliato da Luxeuil da Teodorico II adducendo come motivo il fatto che sotto la sua direzione i monaci celebravano la Pasqua secondo il calendario irlandese e non romano. Gli successe alla guida del cenobio Sant' Eustasio di Luxeuil sotto la cui guida il seminario crebbe in scienza e fama, contribuendo grandemente alla conversione del popolo dei Burgundi. Da Luxeuil si diramarono tre comunità monastiche: quella di Bobbio dove Colombano ne divenne il nuovo abate, Saint-Valery-sur-Somme e Remiremont.
Nel 731 i Saraceni, durante una incursione in Gallia, distrussero il monastero. A queste prime distruzioni fecero seguito quelle dei Normanni, con vari saccheggi.
Sotto il re franco Luigi il Pio la comunità monastica abbracciò la regola di San Benedetto.
A partire dal XV secolo l'abbazia venne retta da un abate commendatario che ne favorì una rapida decadenza. Questa carica venne soppressa nel 1634 e l'abbazia si fuse con la Congregazione dei Santi Vitone e Idulfo riprendendo forza.
I monaci furono cacciati durante la rivoluzione francese, gli edifici venduti e in seguito in gran parte distrutti. Oggi restano il chiostro, il palazzo abbaziale e la basilica Saint-Pierre XIV secolo dalla superba architettura gotica.