Un video per l’ascolto dei giovani, a partire dal tema degli affetti e delle emozioni, a cura degli uffici del Vicariato che si occupano dei giovani, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una breve nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Giovani.
Il Centro culturale Gli scritti (7/2/2021)
Gli Uffici che si occupano dei giovani (il Servizio per la pastorale giovanile, l’Ufficio catechistico, il Servizio per le Vocazioni, l’Ufficio scuola, l’Ufficio per la Cultura e l’Università, l’Ufficio per la pastorale del tempo libero) hanno progettato insieme il video che vi presentiamo.
Nel corso di lunghe riunioni si è giunti insieme alla conclusione che non avesse senso un ascolto, secondo il metodo del “vedere-giudicare- agire”[1], quasi che l’ascolto dovesse partire da zero e solo dopo si trattasse di “giudicare”, di “capire”, di “interpretare”.
La via che è sembrata sensata è stata quella, invece, di partire dalle pre-comprensioni che avevamo sulla realtà giovanile, partendo dall’ascolto che da anni ognuno ha già realizzato, per provare a ipotizzare delle linee di lettura e verificare poi, concretamente, le nostre ipotesi, se fossero adeguate alla realtà giovanile così come essa si presenta oggi.
Abbiamo subito convenuto che la questione oggi decisiva per i giovani è quella della paternità: essi, a differenza dei giovani degli anni ’60 e ’70, non intendono “uccidere” il padre, bensì ne hanno bisogno e cercano figure di riferimento.
Da papa Francesco che parla di orfandad come cifra dell’attuale mondo giovanile, a Recalcati, dall’esperienza degli psicologi a quella dei docenti di lettere, tutto sembra indicare che senza questa chiave di lettura non sia possibile affrontare seriamente la questione giovanile oggi, ma appunto intendiamo verificarla concretamente con giovani in carne ed ossa nell’ascolto delle équipes pastorali.
Abbiamo così deciso insieme che l’ascolto dovrà riguardare la questione della paternità, per capire qualcosa di ciò che i giovani oggi chiedono ai genitori, ai professori, ai preti, alle comunità cristiane e, in fondo, anche alla politica.
Abbiano individuato poi, insieme, anche altri ambiti, come quello che proponiamo in questo video: ci è sembrato che i giovani non avessero facilità a decifrare i sentimenti e fossero interessati a proposte di cammino che invece permettessero loro di comprendersi e comprendere i cuori.
Per offrire strumenti alle équipes pastorali per iniziare l’ascolto abbiamo deciso di realizzare alcuni video in relazione ai questi temi, a nome di tutti gli uffici. Essi dovranno servire a “lanciare” la discussione con gruppi di adolescenti e giovani, in parrocchia, nella scuola o in contesti diversi.
Come potrete vedere, il video in questione intende partire da ciò che i giovani stessi pensano di una determinata questione, in questo caso dei sentimenti, unitamente alle difficoltà che provano nell’articolare un discorso di interpretazione: il video non intende dare risposte, ma aprire la discussione. Intende facilitare i giovani che lo vedranno insieme a prendere la parola, ad esprimersi su ciò che vedono per ascoltarli appunto, perché dai giovani intervistati nel video si passi ai giovani dei nostri quartieri: vogliamo capire meglio cosa siano per loro i sentimenti e se ritengano importante capirli meglio e in che modo.
La visione del video con gruppi di giovani, con classi scolastiche, con ragazzi anche lontani dalla Chiesa intende così offrire un contributo alle équipes pastorali per verificare in un ascolto vero e senza pregiudizi se è corretta l’ipotesi di partenza e cioè che essi desiderano cammini in tale prospettiva, ma non ne trovano.
Lo ripetiamo: poiché la finalità è quella di ascoltare i giovani, il video non presenta una pars construens, ma, di fatto, indicando questo peculiare tema (così come quello della paternità), in realtà mette a frutto la lettura del mondo giovanile che sta maturando in questi anni, perché anche le équipes pastorali ne divengano più consapevoli e si interroghino su quali possano essere modalità e percorsi affascinanti da creare insieme ai giovani stessi e ai loro educatori.
Note al testo
[1] Cfr. su questo Il discernimento e le decisioni pastorali. Sergio Lanza e i pregi e i limiti del metodo “vedere-giudicare-agire”. Anche la scienza non procede per induzione, ma nemmeno per deduzione, di Andrea Lonardo.