Esiste un problema del cibo: ed è decidere se la vita merita un sacrificio o vivere è un peccato. Breve nota di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Ecologia.
Il Centro culturale Gli scritti (19/10/2020)
Per la selezione naturale di Darwin, è evidente che le specie si adattano e progrediscono, almeno nel dettato originario del naturalista, non accolto da alcuni suoi discepoli - per Darwin esiste un vero progresso delle specie dagli organismi più semplici al più complesso che è l’uomo.
Secondo il meccanismo della selezione naturale secondo Darwin perché nasca una specie, non solo vengono sacrificati gli individui meno adatti all’ambiente che evolve, ma spesso è un’intera specie che viene sacrificata e scompare per dar vita alla successiva.
Ciò che è vero delle specie è ancor più vero nell’equilibrio generale del ciclo alimentare. Perché cani e gatti prosperino, serve carne, serve cioè il sacrificio di altri animali. Cani e gatti non possono essere vegetariani e chi li tiene in casa ritiene che la loro vita valga il sacrificio di altri animali.
Ma anche chi avesse in casa animali erbivori chiede un sacrificio al creato. Come è noto sono le piante e i microrganismi marini a fornire l’ossigeno al pianeta.
Ogni manducazione di piante riduce la presenza di ossigeno sulla terra.
Gli animali domestici riproducono ciò che avviene in natura. Ogni animale, se carnivoro, si nutre cacciando di altri animali. Così è dell’uomo: l’uomo si è evoluto mangiando anche carne e senza mangiare carne non sarebbe ciò che è - il che è vero ancor prima che per l’adulto, per i bambini che abbisognano del consumo di carne
La vera questione è quella della dignità della vita. Qualsiasi essere, compreso l’uomo, può sopravvivere solo attraverso il sacrificio di altre creature.
Non bisogna abusarne, ma bisogna anche avere la giusta riconoscenza e la consapevolezza della propria dignità per comprendere che si vive grazie ad un sacrificio e che il sacrificio di carne animale e di piante per la nostra sussistenza e crescita non è inutile, proprio perché siamo degni.