Non bastano i massmediologi e gli esperti del web che insegnano come comunicare, perché essi non “comunicano” cosa comunicare! Breve nota di Giovanni Amico
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Giovanni Amico. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Educazione e media.
Il Centro culturale Gli scritti (19/10/2020)
Sono sempre più frequenti i massmediologi e gli esperti del web che si propongono di insegnare ad altri come comunicare, in maniera da essere comunicatori corretti e rispettosi, ma poi non si spingono mai oltre a dire cosa comunicare e come comunicare quei contenuti nelle modalità che essi indicano.
Sul gender, sulle politiche nei confronti del lavoro, su Dante e su Raffaello, su chi sfrutta Caravaggio per dire le sue boutade contro la controriforma o sul fallimento dei principali modelli elaborati dalla pedagogia per generare studenti e cittadini migliori, sul perché l’educazione sessuale non sia stata in grado di preparare i giovani ad amarsi veramente: quali posizioni si debbono prendere e, quindi, come comunicarle? Di questo bisognerebbe parlare.
Di cosa dobbiamo parlare, per carità. E cosa vale la pena dire di tali cose, per favore. Le modalità le possiamo discutere poi insieme.