Della sessualità come questione culturale della modernità, di Andrea Lonardo
Della sessualità come questione culturale della modernità, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Educare all'affettività.
Il Centro culturale Gli scritti (13/9/2020)
C’è stato un momento nel quale si è voluto separare in maniera decisa la sessualità dalla fecondità. Il piacere sessuale non doveva avere niente a che fare con la possibilità della nascita di un figlio, bisognava evitare il rischio che nascesse un bambino.
Un secondo passaggio è stato quello di separare nettamente la sessualità dalla fedeltà. Si è voluto che la sessualità caratterizzasse l’incontro al di là di qualsivoglia prospettiva di futuro.
Un terzo passaggio è ora in corso. Il primo passo della separazione della sessualità dalla fecondità non era stato ancora portato avanti fino alle sue estreme conseguenze: se la sessaulità era sganciata dalla fecondità, quest'ultima non era ancora mai stata separata dalla sessualità e bisognava fare l'amore perché nascesse un figlio.
Ora si cerca di separare la stessa fecondità dal piacere sessuale. Si pretende che nuovi bambini nascano in via artificiale, senza che l’uomo e la donna facciano l’amore. Si pretende che tutto sia reso "razionale", nel freddo di un laboratorio.