Le Pompe funebri che fanno pubblicitĂ scherzando sulla morte mi infastidiscono. Breve nota di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una breve nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Del morire.
Il Centro culturale Gli scritti (1/6/2020)
Da tempo è invalso l’uso da parte di alcune agenzie di pompe funebri di pubblicizzarsi con manifesti che scherzano su bare, morti, metri quadrati sotto terra, e compagnia bella. Il loro intento è di rendere noto il proprio nome di modo che, quando non ci sarà niente da scherzare, a causa delle battute pregresse i parenti del morto si ricordino di quella specifica ditta.
Ebbene a me questa andazzo non piace, non mi piace che si scherzi sulla morte e sui morti. Quando morirò non vi rivolgete a nessuna di esse, per favore.
I morti e la morte sono una questione seria che non deve essere esorcizzata con facili battute e con pubblicità che permetteranno di guadagnare sul dolore.
Io ho estremo rispetto delle pompe funebri. Ogni volta che celebro un funerale saluto e ringrazio gli addetti, perché il loro lavoro è degno e prezioso. Ma, proprio per questo, non mi piace la facile e lucrosa ironia.
Come ogni ditta, come ogni lavoro, credo che uno debba guadagnarsi consenso con la professionalità del proprio lavoro e con prezzi equi che non speculino sul momenti di dolore e di bisogno dei familiari. Tanto di cappello a chi fa questo con serietà.