Appello della fidanzata di Khashoggi: "Non vendete il Newcastle ai sauditi". Hatice Cengiz si scaglia contro la proposta di acquisto della squadra di calcio inglese da parte del fondo sovrano saudita. Con lei anche Amnesty International, di Francesca Caferri
Riprendiamo da La Repubblica del 29/4/2020 un articolo di Francesca Caferri. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Islam: Paesi a maggioranza islamica. Sull’omicidio di Kashoggi nell’ambasciata dell’Arabia Saudita in Turchia, cfr. L’omicidio Kashoggi. Tre articoli.
Il Centro culturale Gli scritti (24/5/2020)
Mohammed Bin Salman, 34 anni, è principe
ereditario e uomo forte dell'Arabia Saudita
Il fantasma di Jamal Khashoggi continua a perseguitare Mohammed Bin Salman. La fidanzata dell'opinionista del Washington Post ucciso nell'ottobre 2018 nel consolato saudita di Istanbul per le sue posizioni critiche nei confronti dell'erede al trono dell'Arabia Saudita, ha lanciato un appello alla Premier League britannica perché fermi l'acquisizione della squadra di calcio del Newcastle da parte del PIF, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita.
"Non dovrebbe esserci posto nel calcio inglese per coloro che sono credibilmente accusati di atrocità e omicidio", ha scritto Hatice Cengiz in una lettera. Dubbi simili erano stati sollevati nei giorni scorsi da Amnesty International: "Il coinvolgimento saudita nell'acquisto del Newcastle United è un tentativo di coprire gli abusi del regime", scriveva il gruppo in una nota, ricordando l'omicidio Khashoggi ma anche la detenzione di decine di attivisti per i diritti umani, giornalisti, scrittori e dissidenti nelle carceri del regno.
Il PIF fa parte di una cordata che nelle settimane scorse ha lanciato un'offerta per acquisire l'80% del Newcastle. Il prezzo di vendita dovrebbe essere di circa 300 milioni di sterline. La proposta deve essere esaminata e approvata dal board della Premier League britannica. L'operazione fa parte della strategia aggressiva che negli ultimi cinque anni ha caratterizzato le mosse del PIF, braccio diretto della nuova politica economica di Mohammed Bin Salman: nelle ultime settimane il fondo, approfittando della crisi generata dal coronavirus, è entrato nel gruppo delle crociere Carnival e nel gigante dell'intrattenimento Live Nation. Si era anche parlato dell'interesse per una squadra di calcio italiana, ma poi l'attenzione si è spostata sul Newcastle.
La partita per il Newcastle coinvolge anche uno dei rivali regionali dell'Arabia saudita, il Qatar: il colosso televisivo del Qatar beIN Sport, uno dei maggiori partner di trasmissione della Premier League. Yousef al-Obaidly, amministratore delegato di beIN Sport, ha scritto ai presidenti dei principali club inglesi accusando il governo saudita di "favorire, da quasi tre anni, il furto dei diritti commerciali della Premier League attraverso il sostegno del servizio pirata di beoutQ". Negli ultimi due anni il canale televisivo beoutQ ha mostrato illegalmente partite in Medio Oriente nonostante i diritti nella regione appartengano a beIN Sport.