La carità spirituale in tempo di coronavirus: gli psicologi ci ricordano quanto sia necessario un cibo per l’anima in un tempo di ansia e paura (cioè sempre!), di Andrea Lonardo 1/ Pandemia, psicologi de La Sapienza sul web per sostenere bimbi e genitori. Un’intervista di Marco Guerra a Giampaolo Nicolais 2/ COVID-19: impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale, di Tonino Cantelmi e Emiliano Lambiase
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Carità e giustizia.
Il Centro culturale Gli scritti (5/4/2020)
Due psicologi mi inviano notizie del loro lavoro in questo tempo di ansia e di paura rappresentato dai giorni del coronavirus. È evidente come non esista solo la povertà materiale, di chi non ha casa e pane, ma anche la povertà di chi non ha speranza e luce.
Solo uno sguardo assolutamente miope potrebbe ridurre il Vangelo – e la cultura in generale – al pane materiale.
Oggi, come sempre, anche in tempo di coronavirus, l’uomo chiede parole per vivere, per “tirare a campare” nel senso più nobile, per non smarrirsi e così cadere nel gorgo del vuoto che sembra dominare tutto.
Dateci parole d’amore, dateci parole di speranza, dateci parole di fede: tutto lo grida. E grazie a chi fa il “mestiere” dello psicologo, del docente, del nonno, del prete, sostenendo l’animo e nutrendo il cuore e la mente dinanzi al coronavirus che sembra seminare il nulla nei cuori.
1/ Pandemia, psicologi de La Sapienza sul web per sostenere bimbi e genitori. Il Coronavirus costringe i minori a tante rinunce e alla vicinanza forzata con i genitori durante tutto il giorno. Il direttore della Scuola di Psicologia Clinica dell'ateneo romano indica le opportunità per una crescita morale del bambino e i comportamenti tesi ad irrobustire la sua personalità. Da sabato sul web tanto materiale ludico-formativo, di Marco Guerra
Riprendiamo dal sito VaticanNews un’intervista di Marco Guerra apparsa il 2/4/2020. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Carità e giustizia..
Il Centro culturale Gli scritti (5/4/2020)
La costrizione forzata tra le mura domestica; la rinuncia alla socialità con gli amici e i compagni di scuola; la privazione dell’attività fisica all’aperto. Molte prerogative dell’età dell’infanzia e dell’adolescenza sono state sospese durante la quarantena da Coronavirus e i genitori si trovano a compensare queste mancanze con grande fatica e sforzo di nervi. Per aiutare le mamme e i papà in questa momento di prova, la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università Sapienza di Roma, da sabato 4 aprile attiverà un servizio di sostegno psicologico sul web e tramite contatto telefonico. Tutte le informazioni e i materiali sono reperibili presso il sito web.uniroma1.it/sspc/. A parlarne a VaticanNews è il direttore della Scuola, professor Giampaolo Nicolais:
R. - Come Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell'Università La Sapienza, che io attualmente dirigo, abbiamo deciso di aprire questo servizio proprio per andare incontro alle esigenze dei genitori che vivono una fase di difficoltà e possono vivere ovviamente un'analoga difficoltà con i propri bambini. Personalmente ricevo moltissimi contatti in queste settimane di genitori che chiedono aiuto e quindi abbiamo pensato di attivare questo servizio grazie anche al gruppo degli allievi della scuola coordinati da noi docenti. Il servizio ha due caratteristiche: una di diretto contatto che i genitori potranno attivare con noi attraverso una mail e una linea telefonica, questo consentirà di attivare dei colloqui di sostegno che possono essere o telefonici o in video collegamento a seconda delle esigenze e delle possibilità dei genitori che ci chiamano. Poi c’è una seconda parte del servizio che è di tipo psicopedagogico e di sostegno ai genitori attraverso la messa in condivisione, tramite il nostro sito, di risorse ragionate per fasce di età. Offriremo del materiale per i bambini più piccoli, suggeriremo attività e indicheremo altri siti che possono offrire momenti ludici e formativi, allo stesso tempo rilasceremo dei brevi video tutorial, realizzati dai noi docenti, che possono orientare i genitori in questo momento rispetto alle problematiche dei loro figli.
Quali richieste pervengono dalle famiglie in questo momento?
R. - Le difficolta che riscontriamo sono diverse, generalmente sono riscontrabili con delle peculiarità per fasce di età. Ovviamente essendo il bambino prescolare soprattutto un bambino motorio la forzata reclusione in casa diventa un problema perché il bambino che non ha una adeguata occasione di muoversi comincia mostrare delle difficoltà di tipo emotivo e relazionale. Quando invece i figli sono più grandi, anche andando verso la fascia dell'adolescenza, le difficoltà sono diverse e sono soprattutto nella gestione della relazione, nel trovare una distanza ottimale, che è il vero problema del rapporto con il figli adolescenti in generale, e che in questo momento lo diventa ancora di più, vista la condizione di vicinanza forzata anticiclica h 24.
C'è la possibilità di cogliere del bene, delle opportunità anche educative, in questa situazione di privazioni?
R. - Se i genitori riescono a non essere sopraffatti dal loro stress, questa può essere un'occasione, perché noi di solito abbiamo sguardi abbastanza veloci e tendenzialmente distratti sui nostri figli, visti i ritmi di vita frenetici che abbiamo. Quindi abbiamo come un grande esperimento laboratoriale che si apre, cioè quello di vederli appunto continuativamente e di capirli meglio. Quindi questo è certamente un momento privilegiato nel rapporto genitori-figli.
Come può maturare un bambino in questa condizione?
R. - Già a partire dal terzo anno di vita il bambino è un bambino morale, il che vuol dire che è in grado di conoscere e distinguere tra ciò che è giusto o sbagliato, ciò che è bene e ciò che è male, ciò che si può fare e ciò che non si può fare, allora intendo dire che noi dobbiamo ricordare questa caratteristica dei bambini, e tanto più di quelli più grandi e certamente degli adolescenti. Questo è momento di tempo di impegno su aspetti alti della vita, in cui tutti stiamo cercando di schierarci dalla parte del bene e tutti stiamo cercando di operare per il meglio e di avere un alto senso morale etico e civile: allora io credo che tutto questo sia un valore importante di questi giorni, un’opportunità che altrimenti i figli non si sarebbero trovati a vivere, in questo modo e in questa forma, e che può irrobustire la trama morale del bambino e renderlo sempre più competente.
Quello che nei suoi studi lei definisce come una sorta di allenamento alla rinuncia…
R. - Questo è un punto fondamentale, cioè c'è una situazione in cui i bambini sperimentano una tolleranza alla frustrazione, vorrebbero uscire, vorrebbero giocare, vorrebbero vedere gli amici, ma questo non può essere fatto. Noi psicologi sappiamo bene che questo è un punto determinante dello sviluppo e questo aspetto viene studiato fin dagli anni 60 in modo sistematico e abbiamo dei dati interessantissimi che ci mostrano come dei bambini che a tre anni, in una procedura sperimentale semplicissima, sono in grado di rinunciare ad un dolcetto nel qui ed ora perché se aspettano qualche minuto mi avranno due, quindi sono capaci di tollerare la frustrazione, nei decenni seguenti diventano degli adolescenti e degli adulti più adattati socialmente, con maggiori livelli di soddisfazione personale, sentimentale, emotiva, relazionale e quindi la tolleranza alla frustrazione à predittiva di una traiettoria di vita di maggiore soddisfazione e di maggiore capacità. Quindi questo è un grande esperimento in cui tutti i bambini sono chiamati a esercitare questa capacità che loro hanno, ma che spesso noi genitori non siamo capaci di suscitare in loro, di tollerare la frustrazione.
2/ COVID-19: impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale, di Tonino Cantelmi e Emiliano Lambiase
Qui, invece, lo studio di Tonino Cantelmi e Emiliano Lambiase, dal titolo COVID-19: impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale, in versione PDF.