1/ In dialogo, tra casa e liturgia. La Settimana Santa 2020 a San Tommaso Moro 2/ A San Tommaso Moro la Via Crucis virtuale per il quartiere. Ogni stazione abbinata a una specifica realtà della comunità. I racconti di vita “cuciti insieme” da tre giovani: «Nuove strade per pregare insieme», di Michela Altoviti
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1/ In dialogo, tra casa e liturgia. La Settimana Santa 2020 a San Tommaso Moro
Riprendiamo sul nostro sito un articolo redazionale, curato da alcuni giovani del gruppo universitari. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Liturgia.
Il Centro culturale Gli scritti (3/4/2020)
Surreale, il tempo di Quaresima quest’anno; quanto mai forte, segnato dalla paura, dalla sofferenza e dalla precarietà, a causa di una pandemia che affligge il mondo intero.
L’atmosfera che si respira oggi, in attesa della Pasqua, è apparentemente in totale contrasto con quella che abbiamo vissuto lo scorso anno, fortemente connotata dal movimento in uscita della Chiesa attraverso le tante iniziative delle diverse Parrocchie, compresa la nostra, San Tommaso Moro.
In questi giorni siamo chiamati a restare in casa, fisicamente lontani dalla comunità, ma il senso di fraternità, di comunione e di vicinanza spirituale, la possibilità di essere uniti in Cristo, si fanno forse ancora più concreti e autentici. In un momento come questo, ogni passo verso l’altro e ogni gesto di condivisione è dettato più che mai dal desiderio di partecipare dell’amore di Dio, che ancora una volta ci salva e rassicura.
La ferma volontà di vivere intensamente il cammino quaresimale nonostante gli impedimenti e la necessità di farci prossimi, come insegna il Vangelo, hanno stimolato, nella mente e nel cuore dei sacerdoti e dei parrocchiani, l’ideazione di metodi alternativi di vivere ed entrare in comunione.
Stanno infatti proseguendo i consueti appuntamenti di catechesi con i gruppi delle diverse fasce d’età, sfruttando la tecnologia telematica di Zoom, un’applicazione per videochiamate che consente di condurre riunioni virtuali con più persone connesse contemporaneamente.
Molto sentita ed apprezzata è anche la benedizione Eucaristica impartita dal Parroco e dal viceparroco dopo la S. Messa serale, celebrata a porte chiuse. Mentre una piccola campana con i suoi rintocchi infonde speranza e desta dalle attività casalinghe della ferialità, i sacerdoti si recano nel parco antistante la chiesa portando in processione Gesù Sacramentato, con cui, rivolgendosi ai quattro punti cardinali, benedicono il quartiere e idealmente tutta la città. È diventato ormai un appuntamento atteso dagli abitanti dei palazzi adiacenti alle mura della Parrocchia, che si affacciano ogni sera e, ringraziando, scambiano e ricevono sorrisi rassicuranti e parole di conforto. È un modo molto significativo di essere presenza da parte della Chiesa per chiunque abiti il territorio, credenti e non.
Due iniziative significative, inoltre, sono state pensate per poter vivere intensamente la Settimana Santa. La prima riguarda la Via Crucis, che si svolgerà il prossimo venerdì 3 aprile: attraverso un video composito, pubblicato sulla pagina Facebook della Parrocchia, sarà possibile partecipare ad una processione virtuale che condurrà il fedele nei luoghi più significativi del quartiere. Accompagneremo Gesù sulla strada della Croce con preghiere, musica, letture e meditazioni, elaborate da categorie specifiche della comunità che si trovano a vivere questa Quaresima così particolare, come consacrate che si spendono nell’accoglienza dei più bisognosi, studenti fuori sede, operatori sanitari, famiglie, giovani e anziani… Tutti racconteranno le loro testimonianze in una comunione di Spirito che ci farà certamente percepire la pienezza e la bellezza di essere Chiesa.
Infine un’idea originale è quella di proporre degli Esercizi Spirituali da vivere a casa durante la Settimana Santa. Sarà un’occasione di più per vivere nella concentrazione e nel silenzio quei giorni. Tutti coloro che vorranno si accosteranno nei diversi momenti della giornata a riflessioni, preghiere e a segni concreti da vivere nelle famiglie, che faranno diventare le nostre case delle piccole chiese domestiche, in attesa di tornare a vivere la quotidianità del tempo pasquale con una fede più fervente e consapevole.
2/ A San Tommaso Moro la Via Crucis virtuale per il quartiere. Ogni stazione abbinata a una specifica realtà della comunità. I racconti di vita “cuciti insieme” da tre giovani: «Nuove strade per pregare insieme», di Michela Altoviti
Riprendiamo dal sito di Romasette un articolo di Michela Altoviti pubblicatol’1/4/2020. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Liturgia.
Il Centro culturale Gli scritti (3/4/2020)
Nella parrocchia di San Tommaso Moro, nel quartiere San Lorenzo, da tanti anni la Via Crucis nei venerdì di Quaresima attraversa le strade del territorio, con le 14 stazioni collocate in determinati luoghi-simbolo. Quest’anno le necessarie misure di contenimento in vigore a motivo dell’epidemia di coronavirus rendono impossibile mantenere fede a questa tradizione. Il parroco don Andrea Lonardo e il gruppo di laici che curano la liturgia hanno però trovato un modo «virtuale ma assolutamente reale – spiega il sacerdote – per abbracciare il quartiere e pregare tutti insieme». Venerdì sera, 3 aprile, alle 21, tramite una diretta sulla pagina Facebook della parrocchia monsignor Lonardo aprirà la Via Crucis che poi, grazie a un video messo on-line sullo stesso canale digitale, si snoderà per le vie del territorio. «Per ogni stazione – illustra – prima verrà mostrata una panoramica della zona interessata e poi si entrerà nelle case dei parrocchiani o in alcune realtà di servizio per ricevere una testimonianza di vita».
In particolare, «non verranno proposte delle meditazioni sulle singole tappe della Passione – aggiunge Viviana, referente del gruppo liturgico che coordina questa iniziativa – ma ciascuna voce coinvolta risponderà alla domanda sul come nella sua vita è presente Gesù oggi, in questo particolare momento di emergenza sanitaria». Tuttavia, sottolinea ancora, ogni stazione «è stata contestualizzata e abbinata dal parroco a una specifica situazione e realtà», in sintonia con i momenti del cammino doloroso di Gesù fino alla croce sul Calvario.
Così, ad esempio, la sesta stazione, con Gesù flagellato e coronato di spine, troverà spazio nel Poliambulatorio della Caritas di via Marsala, con la testimonianza di Giulia, parrocchiana di San Tommaso Moro e responsabile della struttura, in questi giorni impegnata ad assistere chi è più fragile. Ancora, Antonio e Francesca, padre e figlia, lui oncologo e lei farmacista, daranno voce alla dodicesima stazione, quando Gesù, dalla Croce, affida la Madre al discepolo Giovanni. E poi la testimonianza di Manuela che, da poco laureata in scienze infermieristiche, ha risposto all’appello del governo a medici e infermieri: subito è stata assunta al Policlinico Umberto I, svolgendo il suo primo giorno di lavoro in un reparto Covid-19. A lei la consegna di raccontare quello che sta vivendo guardando al Cireneo che aiutò Gesù a portare la Croce.
Ci saranno poi i giovani universitari in rappresentanza dei tanti, anche fuori-sede ed Erasmus, che abitano il quartiere prossimo alla Sapienza. «Continuiamo a riunirci settimanalmente grazie alle video-conferenze on-line – racconta Anna, animatrice del gruppo dedicato agli studenti -; molti di loro sono matricole provenienti un po’ da tutta Italia e che per la prima volta trascorreranno una Pasqua diversa, lontano dalla famiglia». I tre coinquilini Alberto, pugliese, Elisa, molisana, e Anna, veneta, hanno curato la tredicesima stazione, quella relativa alla morte di Gesù sulla Croce; Vanessa, che vive nella Casa dello studente del quartiere, ha fatto propria l’undicesima stazione, con la promessa del Regno al buon ladrone, mentre Valeria, giovane maturanda, la decima, con la crocifissione e le vesti di Gesù tirate a sorte tra i soldati romani.
Oltre a entrare virtualmente nelle abitazioni, la speciale Via Crucis coinvolge anche due realtà comunitarie della parrocchia. La prima è quella delle Suore Operaie che quotidianamente, anche e soprattutto in questa fase emergenziale, aiutano i poveri del quartiere che frequentano le zone delle mura di San Lorenzo e di via Marsala, dando loro del pane fresco e dei pasti caldi. In particolare suor Marta racconterà di come si è ritrovata a vivere la quarantena a Bergamo dall’8 marzo; salita in Lombardia per prendere parte alla cerimonia di consacrazione di una novizia, animatrice del gruppo giovani della parrocchia, ora sta prestando servizio per aiutare le suore malate di quella comunità che ha già visto morire cinque di loro. Ancora, la testimonianza di suor Maria Luisa, delle suore Minime del Suffragio che nel quartiere accolgono giovani ragazze-madri in difficoltà; a loro è stata affidata la terza stazione, con Gesù condannato dal Sinedrio.
Tutti i racconti di vita sono stati cuciti insieme da tre giovani della parrocchia: «Abbiamo lavorato giorno e notte – dice Matteo, uno di loro, la cui discussione di laurea in Scienze statistiche è stata posticipata di un mese a causa dell’epidemia – per fare in modo che arrivi a tutti un unico messaggio è cioè che la fede è essenziale e non può essere messa da parte mai». Ecco perché «abbiamo trovato nuove strade per poter pregare insieme – conclude -. Anche questa, fatta tramite Facebook e Youtube, è liturgia».