Da Tolkien a Nembrini, sulle circostanze. Breve nota di Andrea Lonardo
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I due brani che seguono danno coraggio, in un tempo di “circostanze” difficili come il nostro.
A.L.
Riprendiamo sul nostro sito un meraviglioso dialogo fra Sam e Frodo - non si dimentichi che Sam è il vero narratore del Signore degli Anelli - mentre salgono le scale di Cirith Ungol. Per approfondimenti, cfr. la sezione Letteratura.
Il Centro culturale Gli scritti (29/3/2020)
... - Nulla di tutto ciò che ci circonda mi piace-, disse Frodo, - sasso o gradino, vento o macigno. Terra, aria, acqua paiono tutte maledette. Ma questo è il nostro sentiero -.
- Sì, così è -,disse Sam. – E noi non saremmo qui, se avessimo avuto le idee un po’ più chiare prima di partire. Ma suppongo che accada spesso. Penso agli atti coraggiosi delle antiche storie e canzoni, signor Frodo, quelle ch’io chiamavo avventure. Credevo che i meravigliosi protagonisti delle leggende partissero in cerca di esse, perché le desideravano, essendo cose entusiasmanti che interrompevano la monotonia della vita, uno svago, un divertimento. Ma non accadeva così nei racconti veramente importanti, in quelli che rimangono nella mente. Improvvisamente la gente si trovava coinvolta, e quello, come dite voi, era il loro sentiero. Penso che anche essi come noi ebbero molte occasioni di tornare indietro, ma non lo fecero. E se lo avessero fatto noi non lo sapremmo, perché sarebbero stati obliati. Noi sappiamo di coloro che proseguirono, e non tutti verso una felice fine, badate bene; o comunque non verso quella che i protagonisti di una storia chiamano una felice fine. Capite quel che intendo dire: tornare a casa e trovare tutto a posto, anche se un po’ cambiato..., come il vecchio signor Bilbo. Ma probabilmente non sono quelle le migliori storie da ascoltare, pur essendo le migliori da vivere! Chissà in quale tipo di vicenda siamo piombati!-.
- Chissà! -, disse Frodo. - Io lo ignoro.E così accade per ogni storia vera. Prendine una qualsiasi fra quelle che ami.Tu potresti sapere o indovinare di che genere di storia si tratta, se finisce bene o male, ma la gente che la vive non lo sa, e tu non vuoi che lo sappia -.
- No, signore, proprio come dite voi. Per esempio Beren, il quale mai avrebbe pensato di poter togliere il Silmaril dalla Corona Ferrea a Thangorodrim, eppure vi riuscì: e quello era un posto assai più nero e pericoloso di codesto ove ci troviamo noi. Ma certo quella era una lunga storia, al di là della felicità e della tristezza... e il Silmaril fu tramandato a Eärendil. Ma signore, non vi avevo pensato prima! Noi... voi avete parte della luce del Silmaril nella fiala che vi donò la Dama! Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti? -.
- No, non terminano mai i racconti -,disse Frodo, - Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi... o fra breve -.
- Allora potremo prenderci un po’ di riposo -, disse Sam. Rise sarcasticamente. – Ed intendo dire proprio e soltanto riposo, signor Frodo. Intendo dire dormire, e svegliarsi pronti a un bel lavoro mattutino in giardino. Temo che sia tutto ciò che desidero per il momento. I grandi programmi importanti non mi si confanno. Eppure mi domando se un giorno ci metteranno nelle favole e nelle canzoni. La storia la stiamo vivendo, beninteso, ma chissà se ne faranno un racconto da narrare accanto al camino, o da leggere per anni e anni in un grosso libro dai caratteri rossi e neri. E la gente dirà: “Parlateci di Frodo e dell’Anello!”. E poi dirà: “Sì, è una delle storie preferite. Frodo era molto coraggioso, nevvero papà?”. “Sì ragazzo mio, il più famoso degli Hobbit, ed è dir molto” -.
- È dir di gran lunga troppo -, ribatté Frodo ridendo, un riso lungo e limpido, sgorgato dal cuore. Da quando Sauron aveva invaso la Terra di Mezzo quei luoghi non sentivano un suono così puro. A Sam parve improvvisamente che tutte le pietre fossero in ascolto e le imponenti rocce chine su di loro. Ma Frodo non vi fece caso e rise di nuovo. – Sapessi, Sam -, disse, - ascoltarti mi rende felice come se la storia fosse già scritta. Ma hai dimenticato uno dei personaggi principali: Samvise il cuor di leone. “Voglio che mi parli ancora di Sam, papà. Perché nel racconto hanno messo così poco delle sue chiacchiere? È quel che mi piace, mi fa ridere. E Frodo non avrebbe fatto molta strada se non avesse avuto Sam, nevvero papà?” -.
- Ora, signor Frodo -, disse Sam, - non dovreste prenderla a ridere. Io parlavo seriamente -.
- Anch’io -, rispose Frodo. – E mi pare che stiamo andando avanti un po’ troppo velocemente. Tu ed io, Sam, siamo ancora fermi nel punto peggiore della storia, ed è assai probabile che qualcuno a questo punto dica: “Chiudi il libro adesso, papà, non ho più voglia di leggere”-.
- Forse -, disse Sam, - ma io certo non direi una cosa del genere. Ciò che è passato e finito e fa parte di un lungo racconto, è assai diverso. Persino Gollum potrebbe venir bene in una favola, in ogni caso meglio che averlo accanto a sé. Dice che un tempo anche a lui piacevano molto le storie. Chissà se si prende per l’eroe o per il cattivo? -
- Gollum! -, chiamò. - Ti piacerebbe essere l'eroe... Ma dove diavolo si è cacciato? -...
Riprendiamo sul nostro sito il link ad un breve file audio nel quale Franco Nembrini, commentando il Canto della Commedia dedicato a Piccarda Donati, tratta delle “circostanze”. Per approfondimenti, cfr. la sezione Letteratura.
Il Centro culturale Gli scritti (29/3/2020)
Commento di Franco Nembrini al III Canto del Paradiso di Dante Alighieri, ai versi: “La nostra volontà quieta virtù di carità che fa volerne sol quel che avemo, e d’altro non ci asseta”.