I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck. Lo specchio dietro la coppia nasconde i “misteri” della passione di Cristo, di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Arte e fede. Cfr. anche Un volume sulla Pala di Gand di Jan e Hubert Van Eyck, curato da André Pinet, nella Prefazione di Davide Rondoni: la storia intera intorno all’agnello, e La pubblicità gender sulla Pala di Gand che tradisce il suo messaggio e impedisce di capire il senso dell’opera di Jan van Eyck. Breve nota di Andrea Lonardo.
Il Centro culturale Gli scritti (1/3/2020)
Nella cornice dello specchio sono 10 scene
della passione di Cristo in miniatura
I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck (1434, National Gallery, Londra) è uno di quei dipinti che mostra l’irrompere dell’uomo nella rappresentazione artistica, ma a torto ciò viene visto come la conquista di una nuova laicità laicista!
Infatti il pittore pone al centro l’uomo e la donna e il loro amore - così come la costruzione della loro dimora terrena e la sala meravigliosa in cui sono ritratti - a partire da una cultura cristiana, che è evidentissima in tutta la sua opera.
Non si deve pensare solo alla famosissima Pala di Gand, dove al centro è posto Cristo come agnello immolato, ma allo stesso quadro che raffigura i due sposi.
Infatti, in quel gusto per la miniatura che è evidente nel pittore fiammingo, nello specchio al centro del quadro i coniugi Arnolfini sono riflessi di spalle e nella cornice dello specchio sono 10 scene della passione di Cristo.
Essi hanno alle spalle la vita del Signore e la loro casa vive di simboli cristiani, perché l’amore dei due è chiaramente illuminato dal dono d’amore di Cristo in croce.