Il punto di vista decide. Ci sono talmente tante ingiustizie che ognuno coglie quelle che rispondono ai suoi criteri e dimentica le altre. Breve nota di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Carità e giustizia.
Il Centro culturale Gli scritti (16/2/2020)
Se si guarda al presente ci sono tante di quelle ingiustizie e violenze nel mondo che ognuno può vedere solo quelle che gli interessano. Si può insistere solo su quelle contro le donne o su quelle contro i cristiani, su quelle compiute dai paesi occidentali o islamici o comunisti o del sud del mondo, si può denunciare i danni ecologici causati dall’Europa, dagli USA, dai paesi del Golfo, come dall’India o dalla Cina.
Ogni volta che sui social qualcuno denuncia una cosa i suoi avversari contro-denunciano su di una cosa analoga e opposta.
Si può denunciare il male della morte dei migranti in mare, dimenticando di intervenire nel deserto o si può denunciare il male dei morti nel deserto, chiedendo di intervenire in Libia e dimenticare il Mediterraneo.
Tutti ritengono di dare i loro giudizi in nome dell’umanità, dei diritti, del bene comune, ma le prospettive di approccio ad essi sono diversi.
Lo stesso avviene nell’analisi del passato, nell’analisi storica. C’è chi vede le violenze dei cristiani, chi vede quelle dei musulmani, chi quelle del comunismo, chi quelle degli illuministi e degli uomini di scienza.
Quanto mancano persone che abbraccino la totalità dei problemi, la totalità delle violenze, la totalità delle ingiustizie e insegnino ad offrire giudizi politici equilibrati!