L’uomo “vitruviano” di Leonardo da Vinci non è esoterico!, di Andrea Lonardo
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1/ L’uomo “vitruviano” di Leonardo da Vinci non è esoterico!
Riprendiamo sul nostro sito un articolo di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Arte e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (24/11/2019)
Il cosiddetto Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci è uno studio morfologico con il quale Leonardo intese fissare con assoluta precisione le “misure” del corpo umano in relazione a figure geometriche.
Leonardo si accorse che Vitruvio si era sbagliato quando aveva suggerito che la figura umana potesse essere iscritta similmente in un cerchio ed in un quadrato: nel cerchio (homo ad circulum), invece, il centro dell'uomo corrisponde all'ombelico, mentre nell'uomo inserito in un quadrato (homo ad quadratum) tale centro si trova sotto il pube, ossia nei genitali.
Leonardo, probabilmente, stava realizzando il volume De figura quando disegnò lo studio di proporzioni che venne poi erroneamente chiamato “uomo vitruviano”.
Nell’analogo disegno di Cesare Cesariano, del 1521, si comprende come le osservazioni morfologiche di Leonardo fossero ben più precise rispetto a quelle di derivazione “vitruviana”.
Cesare Cesariano, "Uomo vitruviano", 1521
Appare così ridicola qualsiasi interpretazione del disegno leonardiano come esoterico, mentre esso, all’opposto, intende essere chiaro e chiarificante.
Tale interpretazione del disegno, quasi fosse un’opera per iniziati dai reconditi significati, è diffusa dalla stupidità di autori vari e appare nel romanzetto di Dan Brown Il codice da Vinci, operetta talmente sconclusionato nella trama che, mentre suggerisce che un’orrenda trama di “malvagi” intendano nascondere qualcosa al mondo intero, mette invece in scena un ricercatore francese di nome Jacques Saunière che è un esoterico che non intende divulgare a nessuno il “segreto” che egli solo conosce.
Egli, infatti, pur essendo un ricercatore del Louvre, non ha mai voluto scrivere alcuna pubblicazione sul “segreto” di cui è a conoscenza e, anche in punto di morte, preferisce mantenere segreto il segreto, mettendosi nella posizione dell’uomo “vitruviano” per essere “compreso” dall’unico “iniziato” che può capirlo, per continuare a trasmettere il segreto ad altri iniziati per mantenerlo segreto e nasconderlo ai più.
Peccato che lo studio delle proporzioni umane di Leonardo sia una critica a Vitruvio e che parli, invece, il linguaggio della chiarezza.
La squallida interpretazione dell'"Uomo vitruviano"
di Leonardo da Vinci nel Codice da Vinci di Dan Brown
2/ STUDIO DI PROPORZIONI DEL CORPO NOTO COME UOMO VITRUVIANO
Scheda tecnica del disegno di Leonardo da Vinci Studio di proporzioni del corpo noto come Uomo vitruviano (dal sito delle Gallerie dell’Accademia di Venezia)
Riprendiamo dal sito delle Gallerie dell’Accademia di Venezia la scheda che presenta il disegno noto come Studio di proporzioni del corpo noto come uomo vitruviano. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Arte e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (24/11/2019)
Catalogo, n. 228
Tecnica e Materiale: Punta metallica, penna e inchiostro, tocchi di acquerello su carta bianca
Come tutti i fogli di Leonardo da Vinci oggi alle Gallerie dell’Accademia, anche questo straordinario disegno proviene dalla raccolta grafica del milanese Giuseppe Bossi. Dal diario di Bossi si apprende che nel 1807 egli era riuscito ad acquistare un importante insieme di disegni di Leonardo appartenente alla famiglia De Pagave che a sua volta lo aveva ottenuto dalla contessa Anna Luisa Monti, erede del cardinale Cesare Monti (1594-1650). Nel 1784, quando i fogli erano ancora di proprietà De Pagave, vennero incisi e pubblicati da Carlo Giuseppe Gerli e nel volume compaiono alcuni disegni oggi a Venezia, primo fra tutti lo studio di proporzioni universalmente noto come Uomo Vitruviano.
Il foglio risale verosimilmente agli anni del soggiorno milanese di Leonardo […].
L’opera di Leonardo fu a lungo ritenuta come una semplice applicazione delle teorie dell’architetto romano Vitruvio, che immaginava nel suo De architettura gli edifici come una trasposizione delle corrispondenze esistenti tra le varie parti di un corpo di struttura perfetta. In realtà, come hanno dimostrato studi recenti, il disegno attesta la riflessione di Leonardo anche sui testi di Leon Battista Alberti e sul pensiero di Euclide. Le misure e le proporzioni utilizzate, non riflettono il testo vitruviano, che pure viene citato nella descrizione a corredo dell’immagine, ma ricalcano in le misure analizzate nel De statua dell’Alberti. Leonardo probabilmente non conosceva in modo approfondito il trattato di Vitruvio, disponibile a quello date solo in latino che lui non comprendeva. Il vertice altissimo raggiunto dal foglio delle Gallerie si inserisce in un gruppo di studi dedicati alle proporzioni dell’uomo, di cui si conservano esempi di grande interesse nella stessa collezione veneziana, a Torino e nella raccolta reale di Windsor.