La diocesi di Roma e la conquista del registro dell’ironia. Le zie Adina e Amina di don Fabio Rosini e il San Valentino patrono degli innamorati di Giovanni Scifoni. Brevissima nota di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito una breve nota di Andrea Lonardo. per approfondimenti, cfr. la sezione Cristianesimo.
Il Centro culturale Gli scritti (24/2/2019)
Una novità piccola e grande è nell’aria. La diocesi di Roma ha conquistato il registro dell’ironia. Era da anni che mancava ed è una grande conquista. Perché il sorridere genera pace e comunione.
L’ironia è utilizzata, ad esempio, nella predicazione dei Dieci comandamenti da don Fabio Rosini. Nel primo degli incontri don Fabio racconta della sua vita e della sua conversione, accennando anche a ipotesi giovanili di suicidio e a drammi vari. Eppure tutto è condito da battute e il racconto non genera angoscia, bensì risate e sorriso, senza che questo svilisca minimamente la serietà del messaggio. Altri racconti di conversione ascoltati negli anni da diversi “testimoni” erano invece pesantissimi. Non qui: pur nella drammaticità della storia, tutto è lieve e carico di speranza.
Così nel racconto delle antiche zie Adina e Amina che, loro malgrado, aiutano a comprendere cosa voglia dire servire Dio o seguirlo perché lo si ama per il bene che ci ha fatto. Si ride – e della grossa. Ma il messaggio arriva, eccome se arriva.
Così dinanzi ai video di Giovanni Scifoni. Penso al bellissimo video su San Valentino vescovo di Terni e martire, ormai indissolubilmente legato alla festa degli innamorati. Il linguaggio di Scifoni è leggero e di un’allegria solare e irrefrenabile. Eppure il contenuto è serissimo e invita a pensare.
La conquista del registro dell’ironia è un grande dono di Dio alla città e alla chiesa di Roma.
Che Dio ci conservi il santo sorriso.
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