Ultima Thule/2014MU69, di Giovanni Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito una breve nota di Giovanni Lonardo. Per approfondimenti, cfr. la sezione Scienza e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (6/1/2019)
Il corpo celeste che si vede nell'immagine è uno dei resti solidi della nebulosa protoplanetaria da cui si è evoluto il Sistema Solare, cioè anche noi, e che è rimasto congelato lì fuori, identico a come era quando si è acceso il Sole, circa 4,5 miliardi di anni fa, ha un periodo orbitale di più di 295 anni, ed è lungo, sul suo asse maggiore, circa 35 chilometri.
È stato scoperto nel 2014, quando la sonda NEW HORIZONS era già in volo da otto anni. Da qui, da Terra, le hanno corretto la traiettoria in maniera che nella notte tra il 31 di dicembre del 2018 e il 1 di gennaio del 2019, volando la NEW HORIZONS a più di 58000km/h, si trovasse nel punto giusto per puntare i suoi occhi elettronici nella direzione giusta, e ci mostrasse quello che i suoi occhi elettronici vedevano, sperando che sulla sua rotta, lanciata a quella velocità folle, non si trovasse nemmeno un granellino di polvere, che l'avrebbe fatta a pezzi.
NEW HORIZONS è più o meno un triangolone di 2,5 metri di lato, e ha incontrato 2014MU69, soprannominata affettuosamente ULTIMA THULE, a circa sei ore luce da qui. più che un evento scientifico, è un Miracolo.
Ed io esulto e, commosso, ringrazio chi ha progettato, costruito, lanciato, e chi cura il viaggio di questi nostri occhi che riescono a vedere così lontano.
E sì, somiglia anche ad un caciocavallo.