Dichiarazione degli Ordinari cattolici di Terra Santa sulla legge dello Stato nazionale, approvata dalla Knesset israeliana il 19 luglio 2018
- Tag usati: ebraismo, israele, palestinesi, terra_santa
- Segnala questo articolo:
Riprendiamo sul nostro sito la Dichiarazione degli Ordinari cattolici di Terra Santa sulla legge dello Stato nazionale, approvata dalla Knesset israeliana – la Dichiarazione è del 2/11/2018. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Ebraismo.
Il Centro culturale Gli scritti (11/11/2018)
In uno spirito di dialogo, l’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa desidera affrontare la questione relativa alla legge sullo Stato-Nazione approvata dalla Knesset israeliana il 19 luglio 2018.
Secondo questa legge, lo Stato di Israele ha stabilito che le persone il cui “benessere e sicurezza” è più interessato a promuovere e proteggere sono quelle limitate ai cittadini ebrei dello Stato di Israele. Dobbiamo richiamare l’attenzione delle autorità su un semplice fatto: i nostri fedeli, i cristiani, i nostri concittadini, musulmani, drusi e baha’i, tutti noi arabi, non siamo meno cittadini di questo paese dei nostri fratelli e sorelle ebrei.
Dalla promulgazione della Dichiarazione di indipendenza nel maggio 1948, i cittadini arabi dello Stato di Israele hanno notato la tensione che esiste nel testo della dichiarazione secondo cui lo Stato è sia “ebraico” che “democratico”. Mentre l’equilibrio in continuo cambiamento tra questi due termini è stato elaborato prevalentemente dalla maggioranza ebraica, la minoranza araba ha lottato contro tutte le manifestazioni di discriminazione ogniqualvolta l’elemento “ebraico” ha sbilanciato quello “democratico”. Questo ha significato una continua lotta e un’attenta vigilanza per proteggere i diritti di tutti i cittadini, per garantire il più possibile i valori di uguaglianza, giustizia e democrazia. La promulgazione della Legge fondamentale da parte della Knesset israeliana del 1992: “Dignità umana e libertà” è stata una pietra miliare nella lotta per proteggere e promuovere questi valori.
Tuttavia, la promulgazione della Legge fondamentale da parte della Knesset israeliana del 2018: “Israele come Stato-Nazione del popolo ebraico” è un colpo a questi valori. Sebbene la legge cambi poco nella pratica, fornisce una base costituzionale e giuridica per la discriminazione tra i cittadini israeliani, stabilendo chiaramente i principi secondo i quali i cittadini ebrei devono essere privilegiati rispetto agli altri cittadini. Promulgando in questi termini: “lo sviluppo dell’insediamento ebraico come valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere la sua costituzione e il suo consolidamento”, la legge promuove una visione discriminatoria intrinseca. Infatti, a parte il serio declassamento della lingua araba rispetto alla lingua ebraica, la legge ignora totalmente il fatto che c’è un altro popolo, gli arabi palestinesi, e altre importanti comunità religiose, di cristiani e musulmani, nonché drusi e baha’i, che sono profondamente radicati in questa terra.
Cristiani, musulmani, drusi, baha’i ed ebrei, chiedono di essere trattati come cittadini uguali. Questa uguaglianza deve includere il rispettoso riconoscimento delle nostre identità civili (israeliane), etniche (arabe palestinesi) e religiose (cristiane), sia come individui che come comunità. Come israeliani e come arabi palestinesi, cerchiamo di essere parte di uno Stato che promuove la giustizia e la pace, la sicurezza e la prosperità per tutti i suoi cittadini. Come cristiani, siamo orgogliosi che la Chiesa universale sia stata fondata a Gerusalemme e che i suoi primi fedeli siano stati figli di questa terra e del suo popolo. Riconosciamo che Gerusalemme e l’intera Terra Santa siano un’eredità che condividiamo con ebrei e musulmani, drusi e baha’i, un’eredità che siamo chiamati a proteggere dalle divisioni e dai conflitti interni.
Questa Legge fondamentale contraddice gli aspetti umanistici e democratici identificabili nella legislazione israeliana e nelle leggi e convenzioni internazionali di cui Israele è firmatario, avendo come obiettivo la promozione dei diritti umani, il rispetto della diversità e il rafforzamento della giustizia, dell’uguaglianza e della pace. Noi, in quanto leader religiosi delle Chiese cattoliche, chiediamo alle autorità di abrogare questa Legge fondamentale e di assicurare a tutti che lo Stato di Israele cerchi di promuovere e proteggere il benessere e la sicurezza di tutti i suoi cittadini.
Gli Ordinari cattolici di Terra Santa
+ Georges BACOUNI
Gr. Melkite Cath. Arch. of Akko
Acting president A.C.O.H.L.
+ Moussa AL-HAGE
Maronite Archbishop of Haifa
Maronite Exarch of Jerusalem
+ Pierbattista PIZZABALLA
Apostolic Administrator of the Patriarchate of Jerusalem for Latins
+ Youssef SOUEIF
Maronite Archbishop of Cyprus
+ Joseph GEBARA
Gr. Melkite Cath. Arch. of Petra and
Philadelphia (Amman)
+ Michel SABBAH
Former Latin Patriarch of Jerusalem
President of Episc. Comm. Justice & Peace
+ Fouad TWAL
Former Latin Patriarch of Jerusalem
+ Boutros MOUALLEM
Former Gr. Melkite Cath. Arch. of Akka
+ Elias CHACOUR
Former Gr. Melkite Cath. Arch. of Akko
+ Yaser Al-AYYASH
Gr. Melkite Cath. Patriarchal Vicar
+ Gregoire Pierre MELKI
Syrian Catholic Exarch
+ Krikor-Okosdinos COUSSA
Armenian Catholic Exarch
+ Giacinto-Boulos MARCUZZO
Latin Patriarchal Vicar for Jerusalem & Palestine
+ William SHOMALI
Latin Patriarchal Vicar for Jordan
+ Joseph Jules ZEREY
Former Gr. Melkite Catholic Patriarchal Vicar of Jerusalem
+ Kamal-Hanna BATHISH
Former Auxiliary Bishop of the LPJ
+ Selim SAYEGH
Former Auxiliary Bishop of the LPJ
+ Fr. Francesco PATTON, OFM
Custos of the Holy Land
+ Fr. Hanna KALDANI
Latin Patriarchal Vicar for Israel
+ Fr. Jerzey KRAJ, OFM.
Latin Patriarchal Vicar for Cyprus
+ Fr. Rafic NAHRA.
Patriarchal Vicar for St James Vicariate
+ Fr. Zaid HABBABA
Chaldean Vicar General for Jordan
+ Fr. Jean-Daniel GULLUNG, AA
Director of the Committee of the Religious Men
+ Sr. Bruna FASAN
President of the Union of the Religious Superiors of Women
+ Fr. Pietro FELET, scj
Secretary General
Jerusalem, 31st October 2018