Strade trafficate. Al mattino e a sera portiamo sulle spalle il peso e la vita di Roma, di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito un breve testo di Andrea Lonardo. Per approfondimenti, cfr. la sezione Nelle nostre città.
Il Centro culturale Gli scritti (16/9/2018)
Macchine, ovunque. Già prestissimo al mattino. All’alba o ancora a notte. E già i romani – ma non è così ovunque? – vanno. Macchine. Poi sempre più.
Il traffico logora e distrugge.
Eppure tutti costoro – noi – vanno. Vanno per il lavoro. E chi lavora porta il peso della città e dona a lei vita. Solo gli sciocchi potrebbero pensare che tutti – noi – vanno per il denaro, che vanno per se stessi.
No! Tutti vanno – andiamo – perché senza ognuno di quei tutti, Roma non potrebbe vivere. Chi va per preparare cibo, chi per aprire scuole o insegnare, chi per dirigere il traffico, chi per la politica, chi per le comunicazioni, chi per la pulizia, chi per guarire. Tutti vanno – andiamo. Qualcuno va anche per fede, perché essa corra e sia conosciuta.
Vanno – andiamo.
Se solo ognuno di tutti quelli che portano il peso di questa città si fermasse a pensare un istante, subito vedrebbe che non solo lui va, ma che tutti vanno. Vanno non per ostacolare lui che va, bensì perché grande è la città e tanti gli uomini.
E se ognuno non portasse sulle spalle la città, essa non potrebbe vivere.
E di fatto, se qualcuno – o tanti – non lavora “a regola d’arte”, il peso degli altri aumenta.
Tutti vanno.
Al mattino e a sera portiamo sulle spalle il peso e la vita di Roma.