Il primo santo laico non nobile: Omobono da Cremona. Sposo, padre e artigiano che si fece padre dei poveri
- Tag usati: andre_vauchez, laicita, medioevo, omobono_cremona
- Segnala questo articolo:
Riprendiamo sul nostro sito la traduzione italiana, curata da padre Pietro Messa, della quarta di copertina dell’edizione francese del volume André Vauchez, Saint Homebon de Crémon, "père des pauvres" et patron des tailleurs. Vies médiévales et histoire du culte (Subsidia Hagiographica, 96), Société des Bollandistes, Bruxelles 2018. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per altri testi, cfr. le sezioni Laicità e Medioevo.
Il Centro culturale Gli scritti (22/7/2018)
Poco conosciuto attualmente fuori dall’Italia, sant’Omobono (Homobonus, 1117-1197) è un personaggio interessante e significativo. Sposato e padre di famiglia, questo artigiano e mercante di stoffe di Cremona fu in effetti il primo laico non nobile la cui santità è stata riconosciuta dalla Chiesa nel Medioevo.
Dopo aver trascorso per molto tempo la vita da ricco negoziante, decise di consacrarsi alla beneficenza, ponendosi nella sua città al servizio dei poveri, nutrendoli e alloggiandoli anche nella sua casa. Nello stesso tempo faceva una vita da penitente e si distingueva per la sua pietà e fedeltà alla Chiesa, in una città dove gli eretici erano numerosi.
Dal momento della sua morte, diversi miracoli avvennero presso la sua tomba e il vescovo Sicardo di Cremona ottenne da Innocenzo III la canonizzazione nel 1199.
Nel secolo XIII furono composte in suo onore tre biografie in latino. André Vauchez nel presente libro ne pubblica l’edizione critica, accompagnata da una traduzione e da diversi documenti testuali e iconografici che attestano l’evoluzione del suo culto dal Duecento fino ai nostri giorni.
Rimasto per molto tempo a livello locale, il culto per sant’Omobono si espanse in gran parte della cristianità tra il XV e il XVII secolo, grazie alle confraternite di sarti che lo scelsero come proprio patrono.
Con la soppressione delle corporazioni nel corso del XIX secolo, la devozione verso di lui declinò, ma essa sopravvive ancora nella sua città natale e, sembra, in certi ambienti commerciali.