La compagnia di un sito. Il nuovo sito del Servizio per la Cultura e l’Università della diocesi di Roma, di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito un breve testo di Andrea Lonardo, scritto a presentazione del nuovo sito del Servizio per la Cultura e l’Università della diocesi di Roma. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Cultura e Università.
Il Centro culturale Gli scritti (13/5/2018)
La compagnia di un sito. Presentazione di Andrea Lonardo per il nuovo sito del Servizio per la Cultura e l’Università della diocesi di Roma, disponibile al seguente link: Servizio per la Cultura e l’Università della diocesi di Roma
Agape e logos. Prima l’agape, ma non da solo. L’agape esige il logos. Non è vero, infatti, che l’amore renda ciechi. Anzi solo chi ama vede. Solo chi ama conosce. Come scriveva Aristotele, lo stupore è l’inizio di ogni filosofia. La meraviglia di ciò che si incontra spinge a cercarne il senso. Ecco il senso del logo del Servizio per la Cultura e l’Università della diocesi di Roma. Ogni vera cultura ha le radici in questo intreccio di amore e di ricerca sapienziale.
A fianco delle parole un’immagine. Borromini studiò architettura presso La Sapienza di Roma e ne costruì la Cappella di Sant’Ivo, il patrono dei giuristi. La Sapienza a cui è dedicata la più antica università di Roma non è quella della Minerva, bensì quella dei libri sapienziali, che cercano il senso di tutto ciò che esiste e dell’amore stesso. La Sapienza è quella stessa, sempre cercata e invocata, che si farà carne. La pianta della magnifica Cappella di Sant’Ivo, con le sue linee rette e le sue linee curve, dice il valore dell’amore e della cultura che sono compagne di cammino. Il vero, il bello, l’amabile si riuniscono in uno. L’amante, l’amato, l’amore, si riuniscono in Uno. E la stessa sapienza greca e laica non solo non viene rigettata, ma anzi spinta ad osare ancor più.
Questo sito vi accompagnerà. Sarà un segno dell’agape e del logos che soli toccano i cuori e le menti. Perché i cuori non siano duri e le menti non siano liquide. Perché crescano cuori di carne e teste che ragionino.